Napoli, Conte aspetta Lukaku

Nella foto: Antonio Conte (foto Nicola Ianuale/Image Sport)

Antonio Mengoni

Una stagione, quella passata, da dimenticare. Il dopo scudetto conquistato da Spalletti, è stato un autentico disastro, a cominciare dalla panchina, passata da Rudi Garcia a Mazzarri, a Francesco Calzona. Tradotto in soldoni significa Napoli fuori dalle Coppe, con un bilancio incredibilmente deficitario. Per la ripartenza, De Laurentiis ha scelto uno che nel suo vocabolario conosce solo la parola vittoria, ovvero Antonio Conte che è sbarcato alle falde del Vesuvio con l’intento di riportare l’azzurro dove merita. Niuovo staff, idee chiare, ma mercato ancora da chiudere, legato alla situazione Osimhen, dichiarato sul mercato, anche se finora la sua mancata partenza ha di fatto bloccato il mercato in entrata.

Conte ha i

niziato la sua rivoluzione in accordo con il ds Manna. Dal Torino è arrivato Alessandro Buongiorno,  poi lo svincolato Leonardo Spinazzola che al netto di una situazione fisica non ottimale, è sempre un pezzo importante nello scacchiere ideato da Conte.

Fondamentale la conferma di Giovanni Di Lorenzo. Dal Real è arrivato Rafa Marin, dofensore di belle speranze, mentre c’è attesa per rafforzare l’organico. Gilmour sembra quasi cosa fatta, con lo scozzese che ha detto si a Manna. Poi Marco Brescianini, pallino del ds, esploso lo scorso anno al Frosinone, mentre davanti Conte vuole solo Romelu Lukaku che ha chiuso il prestito con la Roma e vuole riabbracciare il tecnico con il quale ha fatto meglio in Italia, Antonio Conte appunto.

Operazione non facile, perché ilChelsea non viuole scendere sotto i 35 milioni e di nuovi prestiti non se ne parla. Ma il nodo da sciogliere è quello di Osimhen, con il nigeriano sul mercato (Psg in pole), ma nessun acquirente al momento si è detto interessato nel pagare la ricca clausola rescissoria. E senza il suo addio buona parte del mercato azzurro resterà bloccato, proprio a partire da Lukaku.

Conte scalpita, vuole la squadra pronta per l’inizio della stagione. Le idee sono chiare, ma per mettrere in atto il suo disegno c’è bisogno di metterlo nelle condizioni ideali per operare. Settimana calda, anzi caldissima. Per fare il nuovo Napoli, il tempo stringe e nessuno vuole perdere tempo.

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