UEL, verso Slavia Praga-Roma. Mourinho: “Partita della vita”

Nella foto: Josè Mourinho (foto Gino Mancini)

In palio c’è il primato matematico nel girone che vale gli ottavi di finale senza passare dagli spareggi con le retrocesse dalla Champions. Ecco perché Mourinho fissa l’obiettivo per la sfida che attende la sua Roma in casa dello Slavia Praga. Giallorossi avanti di tre punti, con l’opportunità di chiudere il conto. “Per me – dice il tecnico giallorosso – la partita della vita è sempre la prossima. Dal giorno che ho iniziato a essere professionista di calcio è così. Partita della vita per il Praga, ma anche per me. E sarà più dura dell’andata. A Roma abbiamo segnato dopo un minuto e quando è così ci sono condizioni per fare una gara diversa. La gara è stata poi sotto controllo. Ma lo ripeto, lo Slavia è una squadra forte, ha organizzazione e qualità. L’allenatore è bravo. Ha un stadio bello, ma noi siamo vicini alla qualificazione”.

Parole, quelle di Mourinho, che stridono con quelle di Sarri che ieri ha detto che per la Roma a Praga sarà un’amichevole. “Le parole di Sarri? Se qualcuno si deve sentire offeso dalle sue dichiarazioni, quello è lo Slavia Praga: sembra che abbia detto che lo Slavia non ha qualità, invece è una squadra forte. Magari quello che fa la differenza fra la storia degli allenatori e dei giocatori è il modo di pensare le partite; questa magari è la differenza tra un allenatore che ha vinto 26 titoli e un altro che ne ha vinti pochi. Ogni partita è seria, non ci sono amichevoli. Delle sue dichiarazioni mi piacerebbe sentire la reazione della Lega, è stata una critica diretta e obiettiva, quindi aspetto”.

Mourinho non fa calcoli ben sapendo che una vittoria domani può significare un risparmio di energie nelle ultime due partite del girone e soprattutto evitare la cosa degli spareggi. “Giocheranno tutti quelli che stanno in una condizione che gli consente di fare 2 partite in 3 giorni. C’è chi sta giocando sempre, ma sappiamo che questi giocatori stanno bene: ad esempio, i nostri tre difensori si sentono bene e giocheranno. Il cambio in porta lo farò perché fa parte dell’evoluzione di Svilar. Poi possiamo fare un altro cambio. Giocheremo con la squadra che consideriamo più forte. Pagano? Domani sarà in panchina, è qui perché questa è una parte della sua formazione. Se la sua testa sta nel posto giusto può tornare tante volte qui con me in conferenza. noi siamo super-felici con lui e domani sarà in panchina”.

L’obiettivo della Roma è il ritorno in Champions, o dal campionato p dalla vittoria dell’Europa League. “Non lo so cosa sia più facile. Cercheremo di farlo nei due modi, vogliamo fare il meglio possibile in campionato e vogliamo continuare a giocare in Europa per il terzo anno consecutivo, vedere dove possiamo arrivare. Ma non butteremo fuori opzioni. Ci saranno difficoltà per l’accumulazione delle partite, ma sono cresciuto con questo modo di pensare: la prossima partita è sempre la più importante. Servirà fare delle scelte per proteggere giocatori che magari non sono in condizione, ma non sono in grado di scegliere una competizione”.

Nella foto: Riccatrdo Pagano (Foto Gino Mancini)

Pagano: in campo per vincere In conferenza accanto a Mourinho, anche Riccardo Pagano. “Penso di essere a un buon punto della mia crescita. A inizio stagione speravo di giocare così tanto ma non me lo aspettavo. Allenamento dopo allenamento vedevo che crescevo e il mister mi ha dato opportunità. Stare tutti i giorni con uomini più grandi di me impari molto, quando il mister pensarà di darmi altre occasioni cercherò di farmi trovare pronto. Derby? Siamo completamente concentrati su domani, non è giusto parlare del derby. Domani abbiamo una partita importante e daremo di tutto. Poi al derby ci penseremo da venerdì. Per ora penso che stiamo dando continuità alle vittorie. Nelle ultime 7 partite abbiamo perso solo una con l’Inter. Domani andremo in campo per vincere”.

E allora sotto con lo Slavia, per blindare il girone. E poi, pensare a Sarri e al derby. Calcio d’inizio a Praga alle 18.45.

Nella foto: Mourinho saluta al termine della conferenza (Foto Gino Mancini)
Nella foto: il ds Tiago Pinto (Foto Gino Mancini)
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