Augusto Riccardi
TORINO Cancellare la sconfitta di Reggio contro il Sassuolo. E la Juve l’ha fatto battendo di misura il sorprendente Lecce per 1-0 grazie ad un gol di Milik nel corso della ripresa. Partita non bella, noiosa nel primo tempo, ravvivata nella ripresa dal gol di Milik che ha tagliato le gambe e tolto energie ai salentini. Vittoria importante per il morale e per la classifica dei bianconeri che salgono momentaneamente al secondo posto a meno due dalla capolista Inter e a +1 sul Milan terzo, ma con le milanesi in campo domani. Non bella, ma almeno vincente. A testa alta il Lecce che se l’è giocata, cedendo solo al guizzo vincente di Milik.
Così in campo
Allegru disegna la Juve con il consueto 3-5-2, ma sono due le novità di formazione. L’assenza di Vlahovic, che parte dalla panchina e quella di Gatti, al suo posto Rugani che fa reparto con Danilo e Bremer davanti a Szczesny. McKennie e Cambiaso esterni, Fagioli, Locatelli e Rabiot in mezzo, davanti Chiesa e Milik. D’Aversa schiera il Lecce 4-3-3 con ben cinque cambi rispetto a domenica scorsa: Falcone tra i pali,Venuti, Baschirotto, Pongracic e Dorgu dietro. Oudin, Ramadani e Blin in mezzo, Almqvist, Krstovic e Strefezza nel tridente offensivo. Arbitra Giua di Olbia.
La Juve domina ma non sfonda
Sono i bianconeri a fare la partita, con i salentini ben coperti, ma attenti nella politica del marcamento, con grande spirito di sacrificio. Ne nasce una partita piatta, molto noiosa, senza cambi di passo, con una sola palla gol per i bianconeri, creata da una giocata individuale di Federico Chiesa, entrato in mezzo alle maglie della retroguardia giallorossa, per poi incrociare sul palo più lontano, con palla fuori di un nulla. Ci provano Milik con un tiro da lontano, velleitario, e altrettanto velleitaria l’occasione di Rabiot. Lecce molto attento, ma che ha rischiato una sfortunata autorete con Pongracic. Tutto qua il primo tempo di Juve-Lecce, e al rientro negli spogliatoi fischi dello Stadium all’indirizzo dei bianconeri.
La sblocca Milik
Aspetti la Juve e trovi subito il Lecce che si presenta in campo più convinto e subito grande occasione con una percussione di Almqvist, salva Cambiaso. La Juve fatica, ma all’improvviso ecco il guizzo che cambia la partita, con il gol di Milik che sbuca alle spalle di Baschirotto e mette dentro di piatto un suggerimento di Rabiot sul quale si fa trovare impreparata la difesa leccese: 1-0 Juve. Adesso è un’altra partita, perché i bianconeri hanno smaltito l’ansia da prestazione, hanno trovato il gol e l’inerzia passa tutta nei loro piedi. Ci prova Rabiot, diagonale, palla fuori. La Juve controlla con ordine, girandola di cambi con il Lecce che adesso fatica e non lo spazio per graffiare. Cinque di recupero, dove succede nulla. Vince la Juve, il massimo col minimo sforzo.