Finale Europa League. Pellegrini: “Qui con merito grazie a Mou”

Nella foto: Lorenzo Pellegrini (foto di SALVATORE FORNELLI)

Massimo Ciccognani

BUDAPEST Romano, romanista e capitano. Per Lorenzo Pellegrini, seconda finale europea di seguito dopo quella, vinta di Tirana dello scorso anno. “Arriviamo a questa finale consapevoli perché quando finisci con il giocare una partita di così altto spessore, significa che hai fatto un percorso che ti ha lasciato qualcosa. Uso la parola consapevoli, perché era tanta la voglia di esserew qui. E’ una finale e come tutte le finali, difficili. Per arrivare fin qui abbiamo fatto tanti sacrifici ed è giusto avere quell’emozione che ti porta a fare le cose meglio”.

Per lui, capitano, un’emozione particolare. “La cosa più grande che ti può accadere alla vigilia di una partita così, è quella di non accontentarti mai. Lo scorso anno abbiamo dato il 100% per partecipare alla Conference e vincerla è stata incredibile. Abbiamo dato lo stesso 100% in questa stagione all’Europa League e ora il nostro desiderio è vincere ancora. Noi abbiamo lasciato tutto in campo, anche quando non è bastato. Siamo qui e siamo grati del percorso fatto. Tante partite da dentro o fuori e in campo sono scesi undici uomini. Questa finale è il coronamento di un percorso e non vediamo l’ora di giocarla”.

Magari voleva essere qui il Leverkusen che ha usato parole scomode nei confronti della Roma. Pellegrini non ci sta. “Ci viene da ridere. Abbiamo sempre analizzato gli avversari, analizzando il modo migliore per arginare i loro punti di forza e visto che siamo qui direi che ci siamo a differenza di chi sta a casa”.

La Roma affronta un Siviglia che questa Coppa l’ha già vinta sei volte. “Credo dipenda perché sono abituate a giocare queste partite con questa intensità. Ma sarà difficile anche per loro. Siamo orgogliosi di essere qui, abbiamo fatto un percorso”.

Il 6 agosto del 2020 il Siviglia vinse 2-0 sempre in Europa League. Ma quella, era un’altra Roma. “Rispetto ad allora, abbiamo creato un gruppo e mi collego alla domanda del pullman: correre e sacrificarsi non vuol dire chiudersi, ma voler essere qui. Poi è arrivato il mister che ci ha forgiati”.

Intanto Mourinho ha parlato con Pellegrini e Mancini del futuro. Il capitano fa scena muta. “Cosa ci  ha detto? Ci siamo parlati in tutta onestà ed è giusto che queste cose restino tra noi. Poi quando sarà opportuno sarà lui a parlare del suo futuro. Di sicuro questo colloquio ci ha lasciato carichi per la partita di domani”.

MANCINI: “LE FINALI VANNO PREPARATE BENE” 

La stessa carica di Gianluca Mancini. “Abbiamo preparato questa partita come una finale, giusto che sia così.  Le finali vanno preparate al meglio, è una gara diversa dalle altre. Il percorso che ci ha portato fin qui è stato lungo, siamo consapevoli di meritarlo. Per 90 o 120 minuti dovrà esserci la Roma, davanti c’è una grande squadra ma siamo stati due giorni e prepararla. Perché ci siamo allenati a Trigoria e non qui a Budapest? Per sentirsi a casa. Lo abbiamo sempre fatto e ci troviamo bene”.

E alla domanda su Dybala, Mancini risponde con un sorriso. “Sta bene e cammina, spero ci dia una mano”.

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