Missione compiuta: la Roma vola in finale di Europa League

Nella foto: Mourinho esulta (Foto Gino Mancini)

Nell’infermo di Leverkusen la Roma centra la sua seconda semifinale di fila. Fa 0-0 contro il Bayer Leverkusen dopo l’1-0 romanista dell’andata. Valigia e biglietti per Budapest, pronti. Una gara di sofferenza, con il bayern che ha avuto per gran parte della gara il possesso palla, ma senza graffiare. Mai sofferto, difeso da grande squadre. E alla fine, nella bolgia della BayArena, esplode l’urlo di gioia dei duemila sostenitori giallorossi, di Mourinhio e dei suoi ragazzi. La Roma ĆØ in finale.

Le scelte dei tecnici

Mourinho sorprende ancora e schiera una formazione meno abbottonata del previsto, con il doppio centravanti, Belotti accanto ad Abraham con Pellegrini a sostegno. In mezzo nel suo 3-5-2 che puĆ² diventare 3-4-3, ci sono Bove e Matic con Spinazzola e Celik sugli esterni. Dietro davanti a Rui Patricio, Mancini. Cristante e Ibanez. Panchina per Dybala e Wijnaldum. Dal canto suo, Xabi Alonso (3-4-3), punta forte sul tridente formato da Azmoun, Wirtz e Diaby. Dietro Hradecky tra i pali, HincapiĆ©, Tapsoba e Tah sulla linea di difesa, Frimpong, Palacios, Demirbay e Bakker. Direzione di gara affidata allo sloveno Vincic. BayArena esaurita in ogni ordine di posto, si gioca in un inferno

Il Bayer tiene palla, la Roma resiste

Quello nell’infermo della BayArena, ĆØ un promo tempo di sofferenza per la Roma, chiamata ad un super lavoro in difesa vista la pressione dei rossoneri di casa che attaccano alla ricerca del gol per pareggiare quello dell’Olimpico. Roma attenta arroccata dietro, alla fine possesso palla vicino al 70% ma zero tiri in porta da parte dei tedeschi. Solo un brivido in avvio con la parte superiore della traversa scheggiata da Diaby. I tedeschi fanno che dovevano fare, ovvero giocano tanto il pallone, ma senza mai graffiare se non nell’occasione iniziale giĆ  descritta. Per il resto la Roma difende con tanti uomini, costringendo il Bayer a conclusione dalla distanza, Rui Patricio c’ĆØ. La prova prova ad uscire dalla morda, ma davanti di palloni giocabili ce ne sono davvero pochi. E’ un momentaccio per i giallorossi che alla mezz’ora perdono anche Spinazzola per un problema muscolare, dentro Zalewski. IL copione non cambia, ma neppure il risultato, perchĆ© la Roma difende con ordine e il Bayer non sfonda.

Passa la Roma

Fuori Belotti, dentro Wijnaldum, per aggiungere qualitĆ  al reparto centrale dei giallorossi. Il Bayer riparte forte, aggressivo sul portatore di palla. La Roma prova a scavalcare iol centrocampo, ma finisce per favorire il pressing asfissiante dei tedeschi che vanno primi sulle seconde palle e ripartono. E’ una partita a tratti cruenta, Matic va giĆ¹ toccato duro in ripartenza. Punizione sulla trequarti, pennellate di Pellegrini, salva d’anticipo la difesa tedesca, con la Roma che riesce a gestire meglio il possesso palla e di conseguenza soffre meno il pressing tedesco. Il Bayer insiste ma la Roma ĆØ ordinata e non lascia spazi. Cambia Mourinho, torna in campo dopo lunga assenza Smalling a tredici dalla fine: a lasciargli il posto Celik. Si ricompone l’assetto titolare giallorosso con Cristante che torna in mediana. Il Bayer produce il massimo sforzo. Flipper in area romanista, palla che carambola sui piedi di Azmoun, girata e palla fuori. Brivido. Tutta la BayArena in piedi, una bolgia. Otto minuti di recupero, che diventano nove in corso d’opera, c’ĆØ ancora da soffrire con il Bayer che spinge ventre a terra con la forza della disperazione, ma sbatte contro il muro giallorosso. Che regge, bene, fino alla fine. Ed ĆØ finale. La seconda di fila. A Budapest la Roma c’ĆØ.

Cartoline dalla BayArena (di Gino Mancini)

I duemila del settore ospiti alla BayArena (Foto Gino Mancini)
L’esultanza di Pailo Dybala (Foto Gino Mancini)
E quella di Gianluca Mancini sotto il settore ospiti (Foto Gino Mancini)
L’abbraccio finale tra Mourinho e Abraham (Foto Gino Mancini)
E quello del tecnico con i suoi calciatori (Foto Gino Mancini)

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