Disfatta Torino, Orsolini e Posch lanciano il Bologna

Nella foto: l'esultanza di Riccardo Orsolini (foto Daniele Buffa/Image Sport)

Robert Vignola

Il Bologna infila la terza vittoria consecutiva e lascia pensieroso il Torino, che fallisce l’esame di maturità nella ripresa dopo un primo tempo di sostanza. I cambi sorridono a Thiago Motta, che nell’infrasettimanale andrà a trovare la sua Inter da una posizione di classifica al riparo dai marosi.

Ma eccoci in cronaca. Una manciata di secondi e il tiro cross di Barrow mette Arnautovic davanti a Milinkovic-Savic, che si salva addirittura di spalla in corner. Lo squalificato Juric, nel gabbiotto dei cattivi, viene pure raggiunto da una tegola immediata: Pellegri scivola male e s’infortuna, deve essere sostituito dopo appena 3’ da Karamoh. Solo quando è passato il quarto d’ora i granata rompono la supremazia territoriale avversaria, mettendo pressione alla difesa rossoblù su palla inattiva e con un paio di incursioni sulla fascia destra. È però un lancio lungo di Milinkovic-Savic a mettere in difficoltà Lucumì, che abbatte Miranchuk proprio al limite (beccando il giallo): al check il Var opta per il rigore che Lukic trasforma. La reazione del Bologna latita e il Torino può farsi vedere con il diagonale di Djidji, che si libera agevolmente di Cambiaso ma non dà forza al tiro. In questa fase Thiago Motta ha poco da ridere: sbilenca la conclusione che Posch offre a un poco ispirato Dominguez. 

Ovvio allora che di ritorno dall’intervallo qualcosa cambi: tocca a Lykogiannis e Vignato ridisegnare la fascia sinistra, con Barrow e Cambiaso che guadagnano la doccia.  Eppure è il Toro che ha la prima chance: Karamoh suggerisce per Miranchuk il cui piattone si perde sul fondo. Allora, col Dall’Ara che rumoreggia, Aebischer lascia spazio a Orsolini e Ferguson a Soriano. Il Bologna qui si rialza. Da un’azione nata dal piede di Arnautovic, Vignato può andare al tiro, tornando quindi ad impegnare Milinkovic-Savic dopo un’ora di relativa tranquillità. A riportare alla fine il sorriso è Orsolini, che brucia Lazaro sul delizioso suggerimento di Vignato per il pareggio. Ora a cambiare è Juric che toglie Lazaro e Vlasic per Vojvoda e Radonjic, ma l’inerzia è cambiata: altro cross dalla sinistra di Lykogiannis, Soriano allunga la traiettoria di testa e pesca sul secondo palo Posch, lesto a siglare il suo primo gol italiano. Nei granata Rodriguez e Seck partecipano al rush finale alla ricerca del pari (rilevando Singo e Buongiorno), nei rossoblù Schouten (per Dominguez) rinforza la diga. Lucumì al 90’ ha persino l’occasione per farsi perdonare lo svarione sul penalty, ma la sua deviazione aerea sul cross di Lykogiannis viene sporcata in corner. Il Bologna la tiene vicino alla bandierina per quasi tutto il recupero, il Torino non ne ha più e anzi Arnautovic può recriminare per aver consegnato sui piedi di Orsolini il tris che il numero sette maldestramente fallisce. 

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