EL, Barcellona padrone al Maradona, Napoli eliminato

Nella foto: l'esultanza di Gerard Piquè (foto Daniele Buffa/Image Sport)

Francesco Raiola

Napoli mestamente eliminato dall’Europa League travolto in casa per 4-2 contro un Barcellona che ha dominato dall’inizio alla fine a Fuorigrotta buttando fuori gli azzurri dalla competizione grazie alle reti nel primo tempo di Jordi Alba, De Jong e Piquè intervallate dal rigore di Insigne che aveva dato qualche speranza agli azzurri. Nel secondo tempo quarto gol di Aubameyang e gol nel finale di Politano che addolcisce la pillola ai tifosi azzurri che erano tornati in oltre quarantamila sugli spalti.

Pubblico delle grandi occasioni con nutrita schiera di catalani al seguito. Conferma le indiscrezioni della vigilia Spalletti che recupera Insigne schierato sulla trequarti insieme ad Elmas e Zielinski in appoggio ad Osimhen, in mediana torna titolare Fabiàn Ruiz con Demme, fra i pali Meret. Nel Barça Xavi sceglie in difesa Dest sulla destra mentre Araujo fa coppia con Piquè. In mediana titolare Busquets, mentre in attacco confermato Ferran Torres con Aubameyang e Traorè.

Match che prende subito una piega non piacevole per gli azzurri che vanno sotto dopo soli otto miuti addirittura in contropiede sugli sviluppi di un corner battuto male da Insigne che favorisce l’azione di rimessa dei catalani con Traorè che serve tutto solo Jordi Alba davanti a Meret che non sbaglia e dopo irride anche la Curva B. Azzurri completamente in bambola e vanno subito sotto per due a zero con De Jong che con uno splendido tiro a giro la mette nel sette con Meret che non prova nemmeno l’intervento. Il Maradona però scuote il Napoli che reagisce all’uno due catalano con Osimhen che involato da Insigne conquista un rigore atterrato da Ter Stegen con l’arbitro che fischia prima la punizione dal limite e poi richiamato dal VAR fischia il penalty che Insigne trasforma magistralmente e riporta di nuovo in partita il Napoli. Catalani sempre molto aggressivi sui portatori palla azzurri e sfiorano subito il terzo gol prima con Pedri e poi con Aubameyang vicinissimo alla marcatura di testa. Ancora in gol il Barcellona nel finale di tempo quando sugli sviluppi di un corner Piquè viene servito tutto solo dalla sinistra e riesce con fin troppa calma a stoppare e ad infilare ancora un Meret troppo fermo.

Nell’intervallo Spalletti prova a scuotere la squadra inserendo subito Politano per Demme, ma il film non cambia con il Barcellona che domina il possesso palla e arriva dopo quindici minuti il quarto gol con Aubameyang che finalizza con un’altra bella conclusione di destro nel sette una manovra composta da oltre venti passaggi consecutivi. Compromessa del tutto la qualificazione Spalletti tira fuori Osimhen, Fabiàn Ruiz, Insigne, Zielinski con Ounas, Petagna, Ghoulam e Juan Jesus, con Politano che nel finale approfitta di un errore difensivo del neo entrato Garcia e supera Ter Stegen per la seconda volta.

Fischi da parte del Maradona per un Napoli che paga troppo le assenze a centrocampo di giocatori come Anguissa e Lobotka contro un Barcellona tornato a livelli altissimi, ma paga anche errori gratuiti come sul primo gol e l’insistenza di una manovra dal basso troppo lenta e pericolosa rispetto ad un Barcellona che andava a mille all’ora. Pochi rimpianti per Spalletti che ora dovrà concentrarsi solo sul campionato, con la sfida di Roma con la Lazio nel mirino di domenica sera decisiva per la corsa scudetto.

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