Mancini: “Sogno ritorno alla normalità”

12.5.2019 GINOMANCINI :: Roma vs Juventus (Serie A) Sport; Calcio; Nella foto: Mancini Roberto in tribuna (Foto Gino Mancini)

“Il mio auspicio per il mio mondo rientra in un auspicio più grande: vorrei tanto vedere lo sport tornare al suo ruolo di socializzazione e divertimento. Sogno di veder tornare a giocare a calcio senza timori i bambini, i ragazzi, i dilettanti che sono comunque quelli che stanno soffrendo e perdendo di più in questo momento”. Il commissario tecnico della Nazionale, Roberto Mancini, in una lettera scritta per Famiglia Cristiana, formula gli auguri ai tifosi degli azzurri per un 2021 che si preannuncia denso di avvenimenti, dagli Europei alla Final Nations League fino alla qualificazione al Mondiale 2022. “La nostra – prosegue Mancini – per fortuna è un’Italia che ha trovato un’identità abbastanza rapidamente, l’avere avuto questo tempo forzato in più ci ha dato la possibilità di dare spazio ad altri giovani che hanno dimostrato di meritare la maglia azzurra, di essere giocatori di valore assoluto che possono crescere e darci una mano. In questi mesi il nostro gruppo si è allargato, da 23-25 che eravamo prima dell’Europeo, adesso siamo 35-40, questo potrebbe essere un vantaggio in vista del Mondiale 2022”.
Un possibile vantaggio per la Coppa del Mondo in programma fra due anni, ma intanto nell’immediato il ct, scherzandoci su, dice di essersi “creato il problema di riportarli a 23 in vista dell’Europeo: questo nella solitudine del ruolo del Commissario tecnico è il momento più difficile, sono stato giocatore, so bene quanto si soffre a stare in panchina o a non venire convocati. Per me sarà di sicuro il momento più difficile, ma è un lavoro che qualcuno deve fare. In questo mi dico spesso che la parte migliore dello sport la si vive in campo mentre si gioca, in panchina c’è responsabilità e si soffre a stare a guardare, ma tocca fare i conti con l’età e fare il Ct della Nazionale è un bellissimo lavoro. Le responsabilità ci sono ma questa è la vita”. Il rinvio di Euro2020 è arrivato in un momento d’oro per gli azzurri. Una decisione che Mancini ha preso “con spirito sportivo come credo dovesse fare chi è nel mio ruolo: devi affrontare la realtà, con razionalità e realismo: è naturale che per noi, che venivamo da una serie di vittorie stupende, sarebbe stato bello potersela giocare subito, sull’onda dell’entusiasmo, ma è anche vero che l’esperienza mi dice che siamo una squadra giovane e che l’aver conquistato la finale di Nations League ci dà carica”. 
“Sarebbe importante ora ricominciare a marzo vincendo le prime partite di qualicazione al Mondiale per arrivare all’Europeo nelle stesse condizioni psicofisiche che avevamo”, ha aggiunto Mancini che non pensa soltanto ai suoi azzurri e, riguardo al 2021 che sta per arrivare, ci tiene a “rivolgere un pensiero e un augurio anche all’altra parte dello sport, quella che andrà ad affrontare l’Olimpiade rinviata all’anno dispari: per loro è stato ancora più complicato che per noi, perchè un’interruzione di un anno in una preparazione programmata sul quadriennio non è affatto semplice, soprattutto per gli atleti vicini per età al termine della carriera, ma disputare un’Olimpiade è un’esperienza
così bella, così entusiasmante che sono sicuro che ci arriveranno
ancora più preparati”.

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