Armando De Paolis
L’Inter vuole continuare a volare alto nei cieli della Champions. Sette punti in tre partite, con il pesante punto conquistato in casa del Manchester City. Domani a San Siro c’è l’Arsenal che in Premier non sta vivendo un momento particolarmente florido, prima della sfida scudetto contro il Napoli, sempre a San Siro. Simone Inzaghi tira dritto, guai a pensare al Napoli. “Incontriamo una squadra tra le migliori d’Europa, molto riconoscibile con un grande allenatore. Se vedi l’Arsenal in mezzo a 100 squadre, senza sapere il nome, la riconosci. Si è giocata gli ultimi due titoli inglesi punto a punto con il Manchester City. Non penso al Napoli, l’Arsenal è la nostra priorità, è una delle più forti d’Europa, tra le favorite assieme a Real a City: sono le squadre, assieme al Bayern, favorite per la vittoria”.
Il nuovo format ha rivoluzionato il modo di pensare alla Champions. Inzaghi sa che adesso la qualificazione è tutta più complicata. “Per noi allenatori è molto più difficile, anche per i giocatori. Prima preparavi tre squadre, quindi fino a febbraio ti concentravi su tre squadre, era più semplice. Adesso devi ragionare su otto partite diverse: prima dopo le prime tre partite avevi in testa una classifica, mentre adesso sai le posizioni e quanti punti potrebbero servire, però poi magari i piazzamenti si decideranno su un gol fatto o subito. La squadra lo sa, probabilmente è un girone più affascinante, più divertente, ma anche più difficile. Lo spettacolo aumenta, ma è più impegnativo”.
Sulla partita che lo aspetta, idee chiarissime. “Teoricamente noi dovremo cercare di tenere la palla il più possibile, ma sappiamo che non è semplice come fu con il City per via della loro pressione. Bisogna avere personalità, essere precisi, l’Arsenal fa tantissimo possesso palla. Turnover robusto? Robusto non penso, purtroppo abbiamo avuto Milan, Juve e Napoli dopo le tre partite di Champions. Stiamo facendo delle valutazioni. A Empoli non abbiamo speso tantissimo perché in 10 contro 11. Contro il Venezia abbiamo speso di più. Stamane i ragazzi avevano recuperato abbastanza bene. Domani mi affiderò alla squadra più idonea per affrontare l’Arsenal”.
Il calcio inglese lo affascina, della serie mai dire mai. “È un calcio affascinante, che piace a ogni allenatore. Non nego che c’è stata la possibilità, non solo all’Inter ma anche quando ero alla Lazio. Ma in questo momento sto molto bene qui. Mi piace, mi intriga, ma ora sono all’Inter, una delle migliori squadre d’Europa. Sul futuro non ci sono certezze”.
L’unica certezza è che domani servono i tre punti per rimanere nel gruppo delle prime otto. Poi, ci sarà tempo per pensare al Napoli.