Augusto Riccardi
Quarta giornata di una Champions che corre velocissima, con gli interessi immancabilmente alti e lo spettacolo sempre garantito. La nuova formula sta riservando grandi sorprese, con alcune big attardate in classifica e chiamate a ritornare sulla cresta dell’onda. E la prossima giornata promette altrettanto bene, con tanti incontri di qualità in grado di modificare o confermare i valori finora espressi.
L’INTER APRE LE ALI
Sette punti e settimo posto, l’ideale per chi punta agli ottavi senza passare dagli spareggi. Per ora un cammino indelebile da parte della formazione di Simone Inzaghi, con due vittorie ed un pari, peraltro importante perché confezionato in casa del Manchester City. Mercoledì a San Siro l’occasione per consolidare la posizione, ospitando l’Arsenal di Mikel Arteta in uno spareggio d’alta quota, perché anche i londinesi viaggiano con sette punti in classifica e non sono avversario comodo. Ai nerazzurri l’occasione per sfruttare appieno il beneficio del fattore campo e imprimere un timbro indelebile alla loro Champions. Inzaghi sa bene quanto conti questa partita nell’economia di una classifica ancora tutta da stabilire. Fare il pieno dei punti contro i londinesi avrebbe il duplice vataggio di allontanare una diretta antagonista e continare a volare alto nei quartieri aristocratici della Champions. Ma non sarà facile.
JUVE, SERVE IL RISCATTO
La sconfitta contro lo Stoccarda ha frenato, e non poco, lo slancio bianconero. Motta è scivolato al quattordicesimo posto con sei punti, che non sono certopochi, ma ha mancatol’occasione per restare al comando in compagnia di Liverpool e Aston Villa, uniche a punteggio pieno. Per i bianconeri martedì sera, c’è in calendario la delicata sfida del “Pierre Mauroy” contro i Lille che nelle ultime due uscite ha polverizzato Real e Atletico Madrid e quindi annunciato in grande spolvero. Ai bianconeri il compito di riprendersi e dimostrare in Francia che quello contro lo Stoccarda è stato un semplice incidente di percorso. La strada è ancora lunga, vincere sarebbe però significativo.