Salvatore Savino *
E così, l’ allegra brigata di Conte supera anche lo scoglio Empoli, sotto gli occhi gli Spalletti, che proprio al Castellani aveva invece vissuto in maglia azzurra uno dei momenti più tristi della sua avventura ai piedi del Vesuvio. Cominciamo col dire che i tre punti presi in Toscana sono importantissimi, e non va per niente sminuito il valore della squadra di Roberto D’Aversa, capace di produrre un bel gioco e di creare numerosi grattacapi alle avversarie. Della gara del Castellani, più che approfondire le caratteristiche negative del primo tempo, mi piace soffermarmi su quanto di interessante é emerso nella ripresa: dal punto di vista tattico, adottando il cavallo di battaglia del Napoli degli ultimi anni, il quattro tre tre, la squadra ha mostrato tutti i suoi pregi. A centrocampo, forse il reparto più qualitativo, Gilmour, dopo un primo tempo apparso balbettante e intimidito, è sembrato padrone della costruzione del gioco, forse non ancora al livello “pittorico” di Stani Lobotka, ma certamente in crescita. Ai suoi lati, nei ruoli di mezzala classica, McTominay in pochi minuti ha ricordato perché il cuore di tifosi dello United sta ancora sanguinando, mentre Frank Anguissa, galoppando a campo più largo, con la chioma al vento, ha fatto della sua zona una invalicabile proprietà privata. Non sottovaluterei un’altra scelta non marginale di mister Conte: in quanti si sarebbero aspettati la rinuncia al suo pupillo Lukaku dopo poco dall’inizio della ripresa? Il messaggio è duplice: l’importante è il risultato finale, per cui, se necessario, si cambia. Altro messaggio è: non conta nulla il rapporto personale, l’attaccamento o altro, e se c’è da cambiare, tutti sono uguali. Con questo spirito, il Napoli si prepara ad affrontare la gara interna con il Lecce, ed anche in questo caso non bisogna lasciarsi ingannare: la roboante sconfitta casalinga dei Salentini con la Viola, non fa della compagine di Gotti un avversario sul quale maramaldeggiare. L’attenzione, l’impegno, dovranno essere massimali, proprio perché sono queste le gare trabocchetto per chi ha velleità di vertice di classifica. Tutti devono essere sulla corda, tutti devono sapere che con Conte non si gioca per diritto divino o per priorità acquisita (vero Kvara?), ma soltanto dimostrando sul campo il proprio valore, rendendosi indispensabile alla causa. E a proposito della causa, sappiamo che il traguardo del Napoli a fine stagione deve essere il ritorno in Champions, ma, e nessuno se ne abbia a male, siamo da soli in testa alla classifica, e allora viene logico e naturale pensare di poter puntare al successo finale. Ecco, é qui che nascono i problemi: appare evidente, anche al più ingenuo e puro degli appassionati, come il Napoli in testa al campionato non renda felici tanti personaggi che gravitano nel mondo del calcio, a vario titolo. Non si tratta di vittimismo, ma solo di constatare la realtà, e far capire che, come rammentava proprio il nostro Mister qualche settimana fa, cca’ nisciuno è fesso. E ad Empoli il rigore non c’era, (e quello su Kvara e lo step on foot su Di Lorenzo? Lì non ho sentito commenti…), e poi: il Napoli ha giocato male (quando Allegri però vinceva così, gli stessi personaggi parlavano adoranti di vittorie a cortomuso), ed ancora: Kvara e Lukaku stanno deludendo (quattro gol e due assist in otto partite per il georgiano, tre gol e quattro assist per il centravanti belga), e così via. Anche noi sappiamo quanto ad esempio Kvara possa dare ancora di più, ma noi tifosi lo diciamo con amore, mentre qualcun altro per livore, e, perché no, invidia. C’è stato persino chi, pur di sminuire il primato azzurro, si è andato a studiare un contorto meccanismo di valutazione delle squadre affrontate finora, per cui il Napoli non sarebbe realmente primo. Signori, comprendo la sofferenza per qualcuno nel vedere il Napoli in testa, magari quando si tifa per qualcuno che ha sempre pensato di dover vincere sempre, costi quel che costi, ma qui, sappiatelo, non si dorme, si sta svegli, a controllare che non si provi ad ostacolarci fuori del campo verde di gioco. Pronti allora a giocare contro il Lecce, cercando e sperando di continuare a vincere, anche perché c’è uno Juventus Inter che in un modo o nell’altro aumenterebbe il distacco dalle inseguitrici più immediate. Amici tifosi, non lasciatevi fuorviare dalle chiacchiere di chi non ama il Napoli, restiamo tutti uniti e chissà… sarò con te e tu non devi mollare, abbiamo un sogno nel cuore… Forza Napoli Sempre
*Scrittore, tifoso Napoli