Il Toro sogna, il Napoli mette la freccia

Nella foto: Duvan Zapata (foto Cristiano Mazzi/Image Sport)

Augusto Riccardi

C’è un cuore granata che batte nel cuore della Torino del calcio, il cuore della splendida formazione di paolo Vanoli che dopo cinque giornate di campionato si trova, con merito in testa alla classifica del massimo campionato. Gioca bene e si diverte, metabolizzato in fretta il credo calcistico di Vanoli. Il Torino è tra le tre formazioni imbattute del campionato, insieme a Juventus e all’altra sorpresa Empoli. Tre vittorie e due pareggi, qualità tanta, come la voglia di continuare a crederci. E’ il vecchio cuore Toro, rianimato dalla cura Vanoli, partito in sordina complice le cessioni di Buongiorno e Bellanova, la perdita di Rodriguez, ma che non però perso lo smalto. Poteva anche essere diversa la situazione di classifica se domenica ai granata non fosse stato imposto il pari interno dal Lecce. E’ arrivata poi l’eliminazione dalla Coppa Italia ad opera dell’Empoli, ed è per questo che il test contro la Lazio diventa la cartina di tornasole per la formazione di Vanoli che vuole dare un calcio a questa minicrisi di risultati, visto che di occasioni ne ha avute tante, ma senza riuscire a scardinare le porte di lecce ed Empoli. La Lazio è avveraario scomodissimo, gioca bene ed è arrabbiata al punto giusto per la sconfitta di domenica a Firenze che ha mandato il pranzo di traverso a Baroni e ai suoi calciatori, punti da due calci di rigore. Voglia di rivincita per riprendere a correre, perché l’obiettivo della Lazio è più sostanzioso rispetto a quello granata, almeno alla vigilia della stagione. Ma in testa c’è il Toro che parte da un vantaggio di quattro punti sui biancocelesti. Torino per l’allungo, Lazio per rientrare prepotentemente in corsa per un posto al sole. Ingredienti essenziali e giusti per una sfida che si preannuncia elettrica sotto il profilo agonistico, dove può succedere di tutto. Vediamo che riparte, se il Toro riuscirà ad allungare in vetta o se sarà la Lazio a riprendere il cammino interrotto al Franchi. Novanta minuti da vedere e da gustare fino in fondo. Lo spettacolo, è garantito.La Lassù cè anche il Napoli di Antonio Conte, un punto sotto il Torino e guarda caso diretto interessato alla sfida dei granata contro la Lazio. Perché gli Azzurri, dopo il flop iniziale al bentegodi, sono ripartiti di slancio con tre vittorie ed un pareggio, quello dell’ultimo turno allo Stadium contro la Juventus. Il calendario aiuta, l’assenza delle Coppe potrebbe diventare un fattore da non trascurare. Domenica al Maradona c’è il Monza e nel tirno successivo il Como, sempre in casa, strizzando strizza l’occhio alla vetta con la quale andare alla nuova sosta per le Nazionali. Conte non lo dice, ma ci crede e ci spera. E’ un Napoli che sa soffrire ma anche regalare momenti di bel calcio, ma soprattutto è una squadra pratica, pronta a spiccare il volo verso il vertice, perché l’obiettivo è quello di regalare al popolo napoletano un algro scudetto dopo quello targato Spalletti. Con Conte alla guida si può fare, la squadra è sempre più sua, i risultati lo sostengono. Perché non crederci.

P