LaLiga. Poker Real all’Espanyol: toccante ricordo di Schillaci

Nella foto: l'esultanza di Rodrygo - Credit Uefa - (Photo by Gonzalo Arroyo - UEFA/UEFA via Getty Images)

Massimo Ciccognani

E’ bella ma anche sofferta la notte del Bernabeu con il Real che travolge in rimonta l’Espanyol. Prima del via, il commovente ricordo del tempio madridista a Totò Schillaci sulle note di Ennio Morricone, applausi all’uomo delle Notte Magiche italiane, ma che ha saputo conquistare il mondo. Toccante, da brividi. Poi la partita, con Ancelotti che in vista derby rimescola le corte. Una crescita costante, quella del Real Madrid, che continua a lavorare per raggiungere la forma migliore in tempi brevi, visto che praticamente Ancelotti ha avuto la rosa a disposizione prima della partenza per Varsavia per la Supercoppa e sta finendo la preparazione in campionato in corso. Dopo il successo in Champions con lo Stoccarda, stasera il Madrid ha piegato al Berbabeu l’Espanyol in una partita dominata in lungo e in largo, che però, come un copione già visto, si era messa male a inizio ripresa accade l’imponderabile. Lancio lungo a scavalcare il centrocampo per Carreras, che controlla in maniera neppure pulita e rimette in mezzo un improbabile pallone che trova l’opposizione blanda di Courtois che goffamente tocca il pallone con un piede e spedisce nella propria porta. Ancelotti manda in campo Vinicius tenuto a riposo in vista del derby della settimana prossima contro l’Atletico e aumenta i giri del motore. Il pari è un altro errore del poertiere catalano che restituisce il regalo di Courtois. Staffilata di Valverde, palla sul palo, la recupera Bellingham che la mette in area per Carvajal, Joan Garcia manca la presa e per l’esterno del Madrid è un gioco da ragazzi mettere dentro: 1-1. Il Bernabeu rumoreggia, ma ad evitare i fischi, pensa Rodrygo che di piatto mette dentro il 2-1 su invito al bacio di Vinicius. Il brasiliano firma il 3-1 alla sua maniera e nel finale il Real cala il poker con il subentrato Endrick che manda ai pazzi la difesa dell’Espayol. Romero non lo tiene e lo manda a terra. Rigore che Mbappè trasforma con la solita freddezza: 4-1 e tutti a casa. E finalmente gli applausi del Bernabeu.

P