In quindici giorni la Roma si gioca il suo futuro. Domani il Napoli al Maradona, giovedì l’andata contro il Bayer all’Olimpico nell’andata delle semifinali, domenica la Juve e il giovedì il ritorno a Leverkusen che vale l’accesso alla finale di Dublino e la domenica la trasferta al Gewiss contro l’Atalanta. C’è ansia in casa Roma ma anche nuova convinzione dopo la vittoria di Udine che ha rimesso i giallorossi in posizione di privilegio rispetto ai bergamaschi che però hanno una partita da recuperare e il beneficio dello scontro diretto in casa. E’ innegabile che la Roma si trova al poco simpatico bivio del prendere o lasciare, in campionato quanto in Europa. I giallorossi arrivano a Napoli con tanti problemi di formazione, ma anche con la testa all’impegno europeo di giovedì. De Rossi dovrà fare di necessità virtù, complice le squalifiche di Paredes e Llorente, con una vera e propria emergenza in difesa, dove Smalling rimane in dubbio per un dolore all’inguine. Ndicka è recuperato, ma non sarà della partita, semmai uno spezzone a partita in corso. Dietro, quasi certa la coppia Mancini-Hujisen davanti a Svilar, con Celik a destra e Angeliño a sinistra. In mezzo sarà Bove ad affiancare Pellegrini e Cristante ed altri nodi da sciogliere in prima linea. Lukaku è alle prese con fastidi muscolari che invitano alla prudenza in chiave Europa League, e lo stesso Dybala potrebbe tirare il fiato per averlo fresco contro il Leverkusen. Ci saranno sicuramente Azmoun ed El Shaarawy e probabilmente toccherà a Baldanzi prendere il posto della Joya che tornerà a pieno regime contro i tedeschi.
Se così fosse, ecco la Roma anti Napoli (4-3-3): Svilar; Celik, Mancini, Huijsen, Angelino; Bove, Cristante, Pellegrini; Baldanzi (Dybala), Azmoun, El Shaarawy.