La Roma non graffia: 0-0 a Lecce e la Champions s’allontana

Nella foto: la delusione di Lukaku (foto Gino Mancini)

La Roma non sfonda a Lecce e perde l’occasione per tenere il passo del Bologna. A Via del Mare finisce 0-0 una partita complicata per i giallorossi ospiti che fatica a trovare spazi e creano poco, rispetto ad un Lecce che si fa intraprendente e sfiora in un paio di occasioni il vantaggio. Occasione persa per la Roma che si allontana dal quarto posto.

De Rossi pensa al derby Tanti cambi nella Roma che presenta alcune modifiche rispetto all’assetto messo in campo contro il Sassuolo. De Rossi parte con un 4-3-3 puro: tra i pali c’ĆØ Svilar, dietro Ndicka e Mancini centrali, con Karsdorp a destra e AngeliƱo a sinistra vista l’assenza di Spinazzola. In mezzo Paredes non ĆØ al meglio, ma gioca insieme a Cristante e Bove. Davanti tridente nuovo, con Lukaku terminale offensivo, Baldanzi e Zalewski a sostegno. Dybala parte dalla panchina. E’ invece un 4-2-3-1 quello di Gotti: tra i pali Falcone, difesa a quattro con Gendrey, Pongracic, Baschirotto e Gallo. Blin e Ramadani intermedi, Almqvist, Piccoli e Dorgu alle spalle di Krstovic.

Meglio il Lecce Un primo tempo dove si ĆØ espressa meglio la squadra di casa. Dopo un buon avvio romanista, i salentini sono cresciuti con il passare dei minuti, fino a mettere in atto un disegno tattico preciso, giocando meglio e dominando i primi quarantacinque minuti. Piccoli, avanzato in corso d’opera al fianco di Krstovic, ĆØ risultato l’uomo piĆ¹ pericoloso dei salentini, prima con un sinistro deviato in angolo, poi bravo a recuperare un pallone sulla linea di fondo, ma palla alta sopra la trasversale. Nel finale si ĆØ rivista la Roma, prima con Baldanzi che ha innescato Zalewski, arrivato tardi sul pallone, poi su palla inattiva, con una punizione di AngeliƱo che ha scheggiato il palo alla destra di Falcone.

Occasione persa Fuori Ndicka, ammonito e a rischio rosso, dentro Huijsen nella Roma dopo l’intervallo. Roma che continua a faticare a trovare le linee di passaggio, ma prova a tenere palla in attesa dell’imbucata. Che arriva a stretto giro: angolo di Paredes sul secondo palo, Zalewski supera Falcone con un pallonetto ma viene spedito giĆ¹ da Blin e dallo stesso Falcone. Proteste giallorosse, Marcenaro dice che si puĆ² proseguire, ma pĆØiĆ¹ di un dubbio rimane. Baldanzi ha la palla buona liberato da Bove, ma si coordina male e svirgola il pallone. Dentro Sansone per Piccoli e Banda per Almqvist nel Lecce, con Gotti che adesso si mette a specchio con De Rossi: 4-3-3. Non si sblocca a Via del Mare, mentre nella Roma arriva il momento di Aouar ed El Shaarawy che vanno a prendere il posto di Bove e Zalewski, per aumentare il peso offensivo. La Roma si scopre e lascia spazio al campo aperto del Lecce che fallisce il vantaggio con Dorgu che calcia fuori un rigore in movimento dopo un contropiede che trova scoperta la retroguardia romanista. Poi si desta Lukaku, di testa. Si accende la partita a venti dalla fine. Occasionissima per Aouar che si presenta solo davanti a Falcone che gli chiude lo specchio in angolo. Fuori Dorgu, dentro Oudin nel Lecce. Partita che si apre, puĆ² succedere di tutto. Bella triangolazione romanista nello stretto, Falcone c’ĆØ. Lukaku non arriva su un centro di Baldanzi, dieci alla fine, mentre Dev Rossi si interroga perchĆ© la Roma non graffia. Ultimi due cambi per De Rossi: dentro Celik e soprattutto Paulo Dybala, fuori Karsdorp e Baldanzi a sette dalla fine. Svilar spedisce iun angolo una bordata di Banda, la partita resta aperta, con la TRoma che chiude avanti, ma il Lecce ĆØ ordinato e concede nulla. Cinque di recupero. Dopo succede praticamente nulla. Finisce 0-0, buon punto per il Lecce, pasquetta amara per la Roma che perde l’attimo e vede il Bologna allungare al quarto posto a +5 sulla squadra di De Rossi.

Gotti e De Rossi prima del via (Foto Gino Mancini)
Poche palle giocabii per Lukaku (Foto Gino Mancini)
Zalewski non inquadra la porta (Foto Gino Mancini)
Angelino su punizione si ferma sul palo (Foto Gino Mancini)
De Rossi non puĆ² essere soddisfatto (Foto Gino Mancini)
P