Francesco Raiola
Già sfilato lo scudetto dalla maglia, neppure più nemmeno difendibile matematicamente, il Napoli prova a salvare l’onore a San Siro contro l’Inter ma soprattutto a recuperare distanze dalle posizioni che potrebbero valere un posto Champions, considerando che sono alte le possibilità di vedere anche la quinta classificata nella massima competizione europea.
Match ricco di significati, con lo scudetto che torna da Sud verso Nord, con il Napoli che in pratica non lo hai mai difeso in una stagione fallimentare se non disastrosa dopo l’ebbrezza di un campionato vinto dopo 33 anni. Responsabilità figlie in primis di una società che non ha saputo né mantenere i primi protagonisti del trionfo, Spalletti e Giuntoli, né rimpiazzare, scegliendo prima un allenatore, rivelatosi poi un totale flop, poi un direttore sportivo che non ha mai avuto voce in capitolo in un calciomercato dove il Napoli ha perso Kim e Lozano, rimpiazzati malissimo da Natan e Lindström. Anche i calciatori sono responsabili in una stagione vissuta sui crogioli dello scudetto, con la pancia piena, e con rinnovi reclamati e ottenuti, come Osimhen, Politano e Mario Rui, mentre qualcuno come Kvaratskhelia è ancora a caccia di un adeguamento, forse l’unico davvero meritato, anche in un anno vissuto pericolosamente. Domani riflettori puntati anche su Zielinski, che con i suoi dietrofront prima ha condizionato il mercato estivo del Napoli e poi rifiutando il rinnovo firmando proprio per l’Inter ha perso il posto da titolare alimentando il caos in una situazione gestita male sia dalla società che dal procuratore. Sarà curioso eventualmente domani vederlo giocare titolare contro la sua prossima squadra. Chi avrà più motivazioni di tutti sarà sicuramente Calzona, che ambisce alla riconferma e spera di fare lo sgambetto ad Inzaghi e a dare continuità alle buone prestazioni giunte con il suo arrivo. Contro il Barcellona, nonostante l’eliminazione causata anche dalle discutibilissime scelte di Makkelie, si è visto un buon Napoli, che ha pagato però la serata di scarsa vena di Osimhen e Kvaratskhelia spettatori non paganti nella partita più importante della stagione. Domani Osimhen è proprio in dubbio per un risentimento muscolare che non gli ha permesso di allenarsi in gruppo negli ultimi due giorni.
Rispetto alla sfida Champions, sarà titolare Olivera al posto di Mario Rui, con Di Lorenzo a destra, Rrhamani e Juan Jesus centrali. In mediana solito dubbio Traorè-Zielinski, con Lobotka e Anguissa titolari. In attacco in dubbio solo Osimhen, con Raspadori favorito al suo posto, con Kvaratskhelia e Politano nel tridente.
Fischio di inizio alle ore 20.45. Arbitro del match il sig. La Penna di Roma.