Armando De Paolis
MILANO Gli ottavi di Champions propongono un incredibile amarcord sulla rotta Roma-Madrid. C’è Inter-Atletico, ma anche Inzaghi-Simeone, due ex compagni di squadra alla Lazio. Simone Inzaghi ha parole al miele per l’amico. “Sarà un piacere ritrovarlo da avversario dopo essere stato un grande compagno di squadra. Siamo sempre rimasti in contatto senza perderci di vista. Si capiva che sarebbe diventato un grandissimo allenatore e i risultati con l’Atletico parlano chiaro. Da 13 anni è nella stessa società e ha vinto tantissimo. Oltre all’impronta che dà alle squadre, quest’anno è un piacere vedere l’Atletico giocare. E’ all’Atletico da tantissimi anni e so quanto è difficile restare a lungo nella stessa società perché noi allenatori siamo giudicati in base ai risultati. E’ un allenatore vincente, con grande carisma e mentalità. Non solo, l’Atletico gioca bene a calcio e vuole il dominio del gioco. Se mi piacerebbe essere il Simeone dell’Inter? Difficile, l’ho capito negli anni alla Lazio e poi all’Inter. In venti giorni cambiano i giudizi su calciatori e allenatori. Inutile pensare troppo e lavorare tanto sui principi e le idee. Alleno un gruppo fantastico e abbiamo fatto sei mesi al meglio, ma mancano i tre più importanti perché saranno decisivi”.
L’Inter ci crede. Prima in campionato con largo margine, finalista lo scorso anno in Champions. Ripetersi non sarà facile, ma Inzaghi non esclude nulla. “Sappiamo quello che abbiamo fatto l’anno scorso vivendo notti magiche con società e tifosi. Vorremmo rifarlo, ma sappiamo che ci sono grandissime squadre con la stessa aspirazione. L’Atletico è una squadra di assoluto valore, con quantità e qualità e una rosa profonda allenata benissimo. Sarà un turno molto complicato, ma ce la giocheremo alla grande sui 180 minuti. San Siro sarà bellissimo e sarà stupendo giocare la sfida, ci vorrà la vera Inter”.
Davanti un Atletico tonico e sicuro che nel tempo ha cambiato pelle. “Che squadra mi aspetto domani a San Siro? Prevedere la partita non è semplice, l’Atletico nelle ultime partite ha cambiato spesso modo di giocare. Contro il Las Palmas sono stati molto aggressivi, nella Supercoppa spagnola non hanno avuto lo stesso atteggiamento e nemmeno contro Siviglia o Athletic. Sicuramente palleggia di più rispetto al passato e hanno grande tecnica, difficile prevedere come giocherà. Non ho certezze se non che affrontiamo una grande squadra. Questa sfida la paragono agli ottavi col Porto dell’anno scorso. Una squadra molto determinata com’era il Porto, allenata da due miei ex compagni di squadra. Sarà un ottavo di grande difficoltà in cui ci saranno diversi momenti da leggere. Sono tranquillo perché i ragazzi sono cresciuti”.
Sulla favorita, Inzaghi fa spallucce. “Al di là di SImeone, l’Atletico ha giocatori forti ed esperti ed è giusto sia favorita. Penso che sarà una bella sfida con tanti valori in campo, poi queste partite vengono spesso cambiate da episodi come a Liverpool due anni fa o la finale col Manchester City”.
L’Inter non si accontenta, come il suo allenatore, e vuole continuare a migliorare. “C’è sempre margine e ogni partita viene analizzata per prendere spunto. Ovviamente quando si vince si analizza con più piacere, ma siamo sempre attenti a quello che facciamo per trarre delle cose”.
E allora sotto con l’Atletico Madrid. Andata domani sera alle 21 a San Siro. Fischia il romeno Kovacs.