La Viola è Italiano, ma il Bologna è europeo

Nella foto: l'esultanza di Riccardo Orsolini (foto Daniele Buffa/Image Sport)

Robert Vignola

Lo spartiacque dell’Appennino segna il confine tra Europa e inseguitori: di qua l’Atalanta e il Bologna sparagnino guardano alle coppe, di là le potenze del Centro-sud, che hanno tutte (Napoli, Lazio, Roma e ora anche Fiorentina) lasciato pengo al Dall’Ara. Italiano issa bandiera bianca solo in pieno recupero, ma può poco: al terzo tentativo stagionale Motta finalmente lo batte con una delle migliori prestazioni stagionali dei suoi ragazzi. 

Cronaca da subito vivace, Arthur lancia Ikone la cui conclusione si perde a lato di poco. Risposta: da Orsolini in mezzo, Zirkzee invita Saelemaekers al tiro ma l’occasione sfuma. Ancora Zirkzee lancia Orsolini, il cui sinistro è largo, ma serve a prendere la mira: deliziosa la sventagliata di Ferguson che apre il campo all’ala destra, il cui diagonale supera la copertura di Biraghi e il povero Terracciano. La prima reazione dei toscani è un tiro dal limite di Bonaventura, controllato in corner da Ravaglia. Il famigerato pressing alto di Italiano produce alla mezz’ora l’opportunità per Mandragora, ma il tiro non è preciso. Saelemaekers tiene invece caldi i guantoni del portiere viola. 

Dopo l’intervallo il primo squillo è di Ferguson, controlla a terra Terracciano. Bologna dominante, nuova opportunità per il raddoppio: Zirkzee innesca una carambola che Kayode risolve sulla linea di porta, salvando alla disperata. Ancora il portiere deve mantenere la posizione quando Ferguson si tuffa di testa su un traversone di Orsolini. Arriva così l’ora dei cambi, Italiano rinuncia a Bonaventura per inserire Beltran. Beukema partecipa alla sagra del gol sfiorato, deviando alto un cross dalla bandierina di Orsolin mentre la Fiorentina si fa vedere con Biraghi, su punizione: rimedia a fatica Ravaglia. Motta mette Fabbian per Aebischer e Italiano preferisce Nzola a Nico Gonzalez, infoltendo la prima linea. Orsolini ha una buona chance sul piede destro, ma la sbatte sull’esterno della rete. All’ultimo quarto d’ora nei rossoblù volti nuovi: Lykogiannis e Ndoye rassettano le fasce (escono Orsolini e Saelemaekers) e Odgaard entra al posto di un Zirkzee bello ma un po’ troppo avulso, nei viola Duncan e Lopez danno il cambio Mandragora e Arthur. In pieno recupero, proprio Lykogiannis costruisce con tigna un traversone che Odgaard trasforma nel raddoppio. Tripudio Motta: non è un mercoledì Italiano, ma europeo.

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