Massimo Ciccognani
Nessuno come lui. Simone Inzaghi ha vinto la terza supercoppa di fila con l’Inter, la quinta personale, facendo meglio di Marcello Lippi e Fabio Capello. Per primo, rende onore al Napoli. “Diciamo che prima vanno fatti i complimenti al Napoli. Hanno fatto una grande partita, in 10 hanno lottato come leoni. Poi perdere al 90° dispiace. Io devo fare i complimenti ai miei, giocare una finale dopo 60 ore dalla semifinale è una cosa inedita. Qualcosa abbiamo pagato ma abbiamo avuto una grandissima concentrazione. Abbiamo difeso bene, potevamo segnare nel primo tempo con Dimarco, poi nella ripresa potevamo segnare prima. Ma avevamo di fronte una squadra che sapeva cosa fare in campo”.
E adesso è record di trofei: “Sono soddisfatto per i ragazzi, per quanto lavorano. E per la società che in questi tre anni non ci ha fatto mai mancare nulla, anche con qualche difficoltà. Poi è per i tifosi che hanno affrontato un lungo viaggio, dopo il gol siamo andati sotto la curva; era una dedica per loro”.
Esclusa la finale di Champions, Inzaghi si conferma infallibile nella finali. “Segreti ce ne sono pochi. Ci vuole una grande squadra come ho all’Inter e come avevo alla Lazio. Era una cosa nuova, ero ottimista ma c’è stata una finale tre giorni dopo una semifinale. Avevo qualche affaticato, però il merito principale è dei ragazzi”.