UCL. Inter obbligata a battere la Real Sociedad. Inzaghi: “Sappiamo tutti cosa significa arrivare primi”

Nella foto: Simone Inzaghi - Credits Uefa - (Photo by Michael Regan - UEFA/UEFA via Getty Images)

Armando De Paolis

MILANO Partita per il primato nel girone domani sera a San Siro tra Inter e Real Sociedad, entrambe appaiate al comando del girone D, con i nerazzurri chiamati a vincere la sfida e chiudere da primi il girone. Come al solito Simone Inzaghi è attento nella lettura della partita. “Sarà una partita molto difficile, contro un avversario di qualità. Giocare in casa o fuori per loro cambia poco. Affrontiamo una squadra di assoluto valore. Ci vorrà un’Inter importante. Le parole di Lautaro? (Inzaghi allenatore top, ndr) Il merito è di questo inizio, ma il percorso sarà lungo e pieno di insidie. Fa piacere aver fatto così i primi quattro mesi, ma il calcio va velocemente. Domani il test è impegnativo, ma la squadra sa cosa significa arrivare primi”.

Vittoria fondamentale, per tanti motivi. “Aggiungerebbe tantissima fiducia, in più sarebbe di grandissimo prestigio per la nostra società e sarebbe importantissimo per avere teoricamente un sorteggio più soft. Sappiamo che in Champions tutte le partite sono estremamente difficili, ma vorremmo passare da primi in classifica”.

Prevista una rotazione per gestire al meglio le forze. “Qualcosa, come ho sempre fatto a prescindere dall’avversario, cambierò. Abbiamo qualche difficoltà nelle rotazioni, perché abbiamo qualche giocatore importante fuori: devo fare ancora valutazioni attente e guardare i parametri. Stamattina non abbiamo fatto tantissimo: non parlerei di turnover, ma di qualche cambiamento come ho sempre fatto. Magari è stato accentuato nella partita di Lisbona perché i ragazzi sono stati molto bravi a qualificarsi con due giornate di anticipo e ce lo siamo potuti permettere, sapendo che avrebbero risposto bene come è avvenuto”.

Capitolo formazione. Inzaghi ce l’ha in testa, ma regala poco. “Cuadrado titolare?
Domani sarà importantissima la fase di possesso, come quella di non possesso. Dovremo essere bravi in entrambe le fasi, è una squadra che pressa, che gioca, che ha tanta tecnica: i principi sono quelli da sempre, non cambiano fra casa e trasferta. Su Cuadrado sto valutando, non ho tantissima scelta: fra lui, Darmian e Bisseck due giocatori e uno verrà in panchina, sapendo che Cuadrado è entrato nei 25 finali con l’Udinese e che sta convivendo con un problema fastidioso non ancora risolto. Uno come Darmian in rosa è importantissimo. Matteo insieme a tutti gli altri sta facendo molto bene. Nel caso specifico, è uno di quei classici giocatori che gli allenatori vogliono avere in squadra. Due giorni fa con l’Udinese ha fatto il quinto, prima a destra, poi a sinistra e infine ha giocato da braccetto a sinistra. A Napoli aveva fatto il braccetto di destra, siamo molto contenti di averlo a disposizione, è un giocatore di grandissima esperienza internazionale che aiuta tantissimo gli altri. Pavard ha superato il test sabato sera a San Siro, penso che possa recuperare per la prossima (con la Lazio, ndr). Al di là di quello l’atmosfera è quella che vedete voi all’esterno: un gruppo di ragazzi che si trova bene, poi c’è un allenatore che deve fare le scelte e magari chi va in panchina non è contento ma rispettano tutti le scelte. Frattesi sta bene, avevo il dubbio prima dell’Udinese: questi due giorni e mezzo si è allenato molto bene e penso possa giocare dall’inizio”.

Calcio d’inizio al Meazza alle ore 21.

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