Roma, poker servito al Cagliari

Nella foto: esultano Lukaku, Belotti e Paredes (foto Gino Mancini)

Il momento romanista continua. I giallorossi sbancano la Domus Unipol Arena con una prova di forza incredibile. Finisce 4-1 al Cagliari, con doppietta di Lukaku, gol di Belotti e Aouar, di Nandez su calcio di rigore nel finale, il gol della bandiera dei sardi.

Quanti problemi

Ranieri si mette a specchio con Mourinho (3-5-2). Davanti c’ĆØ Oristanio, classe 2002 accanto a Petagna. Nandez e Azzi sono gli esterni di centrocampo, in mezzo Sulemana, Prati e Makoumbou. Tra i pali c’ĆØ Scuffet, davanti a lui Obert, Wieteska e Hatzidiakos. Mourinho ha perso anche Pellegrini, anch’egli infortunato. Il portoghese rilancia in mezzo Aouar e Bove con Paredes centrale, Karsdorp e Spinazzola esterni. Dietro Mancini, Cristante e Ndicka davanti a Rui Patricio. Davanti la coppia dei sogni, Lukaku-Dybala. Arbitra Sozza di Seregno.

Roma in un minuto poi si ferma Dybala

Non c’ĆØ pace per la Roma neppure nella giornata che sembra mettersi subito per il verso giusto. Le notizie buone sono i gol (due) con i quali i giallorossi vanno avanti alla Domus Unipol Arena di Cagliari nel giro di un solo giro di lancette. Vantaggio Aouar, raddoppio Lukaku. Quella pessima ĆØ che al tramonto della prima frazione si ferma Dybala che esce dal campo in lacrime. La partita si mette subito bene per la Roma anche se la prima occasione ĆØ per il Cagliari, botta di Petagna, ci pensa Rui Patricio. Poi, sale in cattedra la Roma, linee strette, grande capitĆ  di trovarsi tra Lukaku e Dybala, con l’occasione per l’argentino, Scuffet c’ĆØ. Il gol della Roma ĆØ nell’aria, con Spinazzola che lancia nello spazio Aouar che calcia di prima intenzione incrociando sul palo piĆ¹ lontano: ĆØ 1-0. Palla al centro e subito il raddoppio. Dybala innesca Karsdorp che fa il vuoto a destra per metterla dentro dove arriva in corsa Lukaku che addomestica e di petto la spinge dentro: 2-0 da ko per il Cagliari. I rossoblĆ¹ fanno fatica a reagire, e in controgioco la Roma potrebbe andare ancora in gol, ma Lukaku pecca di altruismo nel servire Dybala anzichĆØ puntare Scuffet. Pochi minuti e Dybala va giĆ¹, toccato duro in un contrasto al ginocchio con Prati. Mani nei capelli, occhi intrisi di lacrime. L’argentino chiede il cambio, dentro Belotti e apprensione per le condizioni di Dybala. Finale incandescente e nervoso, ne fanno le spese prima Ranieri poi Mourinho, entrambi ammoniti da un Sozza non impeccabile.

Belotti-LuLalu, ĆØ poker

Dentro Zappa per Hatzidiakos nel Cagliari, ma ĆØ la Roma ancora pericolosa con Lukaku che lotta in area, ma in precario equilibrio spedisce fuori. Belotti parte bene nello spazio raccogliendo un lancio millimetrico di Paredes, si fa largo in mezzo a due avversari, poi scarica di destro alle spalle di Schuffet: 3-0. Per convalidarlo, serve la visione al Var, tutto regolare, gol capolavoro dell’ex Toro. Il Cagliari accusa il colpo, la Roma gioca sul velluto. Paredes illuminante in mezzo al campo, palla nello spazio per Lukaku che controlla e infila con il mancino per il poker romanista e doppietta personale per il belga. Partita che non ha piĆ¹ nulla da dire, con la Roma a controllare ed il Cagliari a provare a rendere meno pesante il passivo. Ci prova il generoso Oristanio, senza fortuna, come sfortunato ĆØ Prati che segna un gol straordinario dal limite (controllo e tiro al volo incredibile), annullato per una posizione irregolare di Pavoletti. Ma il Cagliari insiste e trova il gol della bandiera con Nandez che trasforma un calcio di rigore decretato da Sozza, dopo la visione al Var, per un tocco col braccio di Cristante in area. E finisce qui. Vince la Roma (4-1) che infila il terzo successo consecutivo e continua la marcia di avvicinamento ai quartieri piĆ¹ consoni ai giallorossi. Cagliari che rimane mestamente ultimo, ma francamente, contro la Roma di oggi, c’era ben poco da fare.

Cartoline da Cagliari (di Gino Mancini)

La sblocca Aouar (Foto Gino Mancini)
Esultano Aouar e Spinazzola (Foto Gino Mancini)
Esultanza romanista dopo il gol di Lukaku(Foto Gino Mancini)

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