C’è Napoli-Lazio, Garcia prova l’allungo: “Gara da vincere”

Nella foto: Rudi Garcia (foto Daniele Buffa/Image Sport)

Francesco Raiola

Vigilia del big match del Maradona tra le due squadre che hanno finito la stagione scorsa ai vertici del campionato, con il Napoli campione di Italia, e la Lazio di Sarri, seconda ma a ben sedici punti di distacco dalla vetta. Inizi di stagione totalmente contrastanti tra le due squadre, con la Lazio ancora ferma al palo dopo le sconfitte clamorose contro Lecce e Genoa, mentre umori completamente opposti si respirano sotto il Vesuvio con gli azzurri che hanno vinto e convinto contro Frosinone e Sassuolo, in piena continuità con la scorsa stagione, nonostante il cambio della guida tecnica passata da Spalletti a Rudi Garcia. Gli azzurri che hanno scoperto nel pomeriggio di ieri anche le rivali europee del girone di Champions League, con la sfida suggestiva contro l’ex Ancelotti che tornerà col suo Real Madrid a Napoli, insieme allo Sporting Braga e all’Union Berlino, che ha appena annunciato l’arrivo di Bonucci dalla Juventus. Di questo e di altro ha parlato Garcia, in conferenza stampa a Castelvolturno. Sul girone di Champions, Garcia si mantiene prudente: “Il sorteggio poteva essere migliore, ma anche peggiore. Il Real Madrid è tra i più grandi club al mondo, sono doppiamente contento di affrontarlo, è una grande squadra e poi è un giusto ritorno delle cose visto che nel 2015/16 avevo qualificato la Roma ed il sorteggio era contro la Roma ma non mi fu permesso di giocarla”.

Sul mercato si chiude a nuovi ingressi, ma non ad eventuali partenze. “Il mercato non è chiuso, ma non ci saranno cose in entrata, in uscita penso ci sono diverse trattative per Lozano e Demme. Al momento per ora sono ancora nostri però. L’arrivo di Lindstrom? Sono contento, è un talento in più in rosa, arriva in una squadra che ha già vinto due partite, è arrivato perché Lozano va via, per ragioni complessive, non solo sportive, c’è il lato sportivo ma anche economico. Abbiamo cercato un giocatore forte, ma anche di prospettiva e sono contento del suo arrivo. Ha fatto una stagione importante con l’Eintracht, poi gioca in nazionale, ha tanta qualità. Ma non dimentichiamo chi c’è, io ho dato sempre importanza a chi c’è già, l’allenatore deve mostrare fiducia a chi è qua e non è che si cambia subito. Lindstrom non partirà dall’inizio, sarà in panchina e vedremo se ci sarà opportunità per mettersi in mostra. Una volta che le nazionali saranno finite, con la rosa intera, abbiamo il Genoa e poi sette gare ravvicinate e ognuno avrà lo spazio. Jesper può giocare in tutti i ruoli, non solo in attacco. Sugli esterni, ma anche insieme ad un centravanti. E’ veloce, ha senso del gol, è una risorsa interessante, come Lozano gioca su entrambi gli esterni”.

Sulla probabile formazione di domani, si conferma il ritorno a pieno regime di Kvara, ma Garcia non conferma la sua titolarità per non dare spunti a Sarri. Sulla sfida proprio con l’ex allenatore del Napoli, con cui Garcia ha precedenti positivi. “E’ una sfida tra squadre, non tra allenatori. E’ una gara da vincere, 6 su 6 sono buoni, ma 9 su 9 sono meglio ed il nostro obiettivo è fare tre vittorie di fila e nel calcio con i tre punti fare tre vittorie,ti mette bene in classifica e ti fa prendere punti agli avversari diretti e la Lazio è una di quelle. E’ una squadra di qualità, poi non so, hanno zero punti e urgenza di punti, non so cosa aspettarci, forse una squadra più chiusa e dobbiamo gestire anche questa situazione e creare spazi. Non importa chi abbiamo di fronte, ma noi in primis, gestire la gara ed in questo non siamo ancora al 100% ma si migliora perché alcuni tornano con una preparazione più completo grazie alle prime due gare. Qualcuno ha finito la preparazione durante le gare, normale non essere al 100%, ma soprattutto perché dobbiamo durare, non è che a novembre ci fermiamo e si riprende fiato. Si gioca pure a Natale e bisogna durare e perciò conta la rosa e non solo un 11”.

Su Lobotka che sembra meno inclusivo nella manovra rispetto al passato, il tecnico non conferma, anzi: “Il passato non lo conosco, non so se è diverso, io faccio il mio calcio. Una squadra che dipende da un solo giocatore, che sia attaccante o play, è una squadra in pericolo perché basta chiudere il tuo punto forte e sei in difficoltà. Nella mia squadra voglio che tutti, Anguissa, Zielinski, Elmas, Cajuste, tutti possano dare una mano nella costruzione, non solo Lobotka che è esperto in questo. Mi va bene se tocca qualche pallone in meno. Natan ai box? Deve stare tranquillo, deve svilupparsi ancora. Deve imparare ancora tanto, ma anche lui avrà il suo momento, come tutti”.

Nella probabile formazione di domani, Meret confermato fra i pali, così come tutta la linea difensiva con Olivera, Rrhamani, Juan Jesus e Di Lorenzo, con Mario Rui ancora penalizzato nel ballottaggio con l’uruguagio. In mediana solito terzetto con Zielinski, Lobotka e Anguissa, mentre in attacco stavolta non dovrebbero esserci sorprese con Kvara in vantaggio su Raspadori, mentre Osimhen e Politano completeranno il tridente, con Lindstrom pronto ad esordire. Fischio di inizio alle ore 20.45. Arbitra il giovane fischietto  Colombo di Como.

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