Verso Juve-Bologna. Allegri: “Non facile, ma conta solo vincere”

Nella foto: Massimiliano Allegri (foto Daniele Buffa/Image Sport)

Augusto Riccardi

TORINO E’ un Massimiliano Allegri a tutto tondo quello che anticipa i temi di Juventus-Bologna di domani. Esordio robusto a Udine, domani serve la riconferma. “E’ importante perché è la prima davanti ai nostri tifosi che ci daranno una grossa mano. Siamo in attesa di giocare questa partita, lo stadio sarà pieno e dovremo essere bravi noi a trascinarli giocando una buona partita”.

Da evitare la parte finale della gara di Udine. “Bisogna cercare di avere una gestione della palla migliore e fare scelte migliori, bisogna lavorarci. A Udine è stata una bella vittoria ma bisogna migliorare in tante cose. Bisogna stare calmi e tranquilli, non bisogna esaltarsi nelle vittorie né deprimersi nelle sconfitte. Bisogna valutare caratteristiche e miglioramenti della squadra che ci sono stati e che ci saranno. Dobbiamo trasformare il fatto che non giocheremo ogni 3 giorni in un’opportunità, ossia poter lavorare in settimana in modo diverso rispetto a quello a cui siamo abituati”.

Probabile rivedere la stessa Juve schierata alla Dacia Arena. “L’anno scorso la Juventus con tutte le problematiche è arrivata terza. Abbiamo giocatori giovani con meno esperienza, dobbiamo cavalcare l’entusiasmo senza strafare. Se andiamo dietro all’entusiasmo ci possiamo fare male, ci vuole equilibrio. Siamo appena partiti, dobbiamo lavorare con calma perché i giudizi cambiano in fretta. Domani dobbiamo cercare di battere il Bologna e non sarà facile, darà fastidio a molti quest’anno. Hanno fatto un ottimo mercato con giocatori davanti che sono molto bravi”.

Se sia una Juve migliore rispetto a quella dello scorso anno, Allegri la prende alla lontana. “Sarà migliore se faremo meglio dell’anno scorso. Ora dire “vinceremo lo scudetto” è un titolo che serve a voi ma non a noi. Noi dobbiamo stare con i piedi per terra, dobbiamo lavorare e soprattutto pensare a domani contro il Bologna. La qualità che deve contraddistinguerci è lavorare, sapere i propri limiti e lavorarci e soprattutto correre. Un vecchio, grande ds mi diceva: non è obbligatorio, ma aiuta. Su questo stiamo lavorando”.

Sulla formazione però, pochi dubbi. “Non ci sarà Szczesny, ha ricevuto un colpo ieri nella partitella e non ci sarà. Giocherà Perin. Gli altri dieci? Ho solo un dubbio, deciderò domattina. Anzi due: uno a metà campo e uno sugli esterni”.

Allegri fa ulteriore chiarezza su alcuni singoli. “Kean non è mai stato fuori rosa. È venuto una volta in ritardo, poi ha preso una botta, non è successo assolutamente niente. Ha avuto una ricaduta su un colpo vecchio, domani è a disposizione. Mercato? Mancano 6 giorni, io credo che rimarremo questi. Pogba? Sta meglio, ha fatto una buona settimana di allenamento soprattutto ha fatto un buon test nell’allenamento di mercoledì che è stato molto intenso. Domani sarà a completa disposizione e potrà essere utilizzato. Bonucci? Con Leo abbiamo già parlato e detto, non c’è nulla da aggiungere. Non serve a niente, Leo sa la situazione, la Juventus è stata chiara e su questo andiamo avanti”.

Altro tema caldo, l’Arabia Saudita. “Io non ho rimpianti, ho firmato un contratto di quattro anni e andare via quest’anno dopo che la squadra è stata cambiata in tanti giocatori, per me la soddisfazione maggiore è lasciare un futuro alla società il giorno che andrò via dalla Juventus, non mi andava. Quella dell’Arabia Saudita è una realtà, fanno cose per bene con giocatori di alto livello e medi. Io non sono preoccupato, il mondo ora è globalizzato: la storia parla chiaro, 50 anni fa la Cina si vedeva lontana anni luce mentre ora è vicina, 40 anni fa la Russia. Bisogna solamente guardare e farci i conti”.

Sul mercato non parla, tantomeno di Lukaku. “Non parlo di mercato. Vlahovic, Chiesa, Milik e Kean sono quattro attaccanti molto bravi. Chiesa arriva da un anno post infortunio e può fare molto bene, lo vedo propositivo. Così come Vlahovic, Milik, Kean. E poi abbiamo Yildiz che è giovane e con grandi prospettive. Sono molto sereno. Romelu alla Roma? Non so se è andato alla Roma, so solo che noi abbiamo 5 attaccanti di cui sono molto contento. Di quello che fanno le altre squadre non posso essere io a giudicare. Quando finirà il mercato avremo più chiarezza sulla forza delle altre squadre”.

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