Nations League, verso Italia-Olanda. Mancini: “Non vale il primo posto, ma è importante e vogliamo vincere”

Nella foto: il ct azzurro Roberto Mancini - credits Uefa - (Photo by Aitor Alcalde - UEFA/UEFA via Getty Images)

Massimo Ciccognani

Si chiude domani, con la finale per il terzo posto, la Nation League dell’Italia che ad Eschede affronta i padroni di casa dell’Olanda. Entrambe vogliose di cancellare le sconfitte di semifinale, rispettivamente. contro Spagna e Croazia. Roberto Mancini è pragmatico e continua a guardare lontano, ma una bacchettata la tira. “Per fortuna che il Napoli ha preso l’allenatore, altrimenti… (e sorride) Ero dispiaciuto per la partita, potevamo vincere e andare in finale. Tutto il resto non esiste. Il nuovo percorso è già iniziato. Siamo arrivati in finale in Nations League, con un gruppo giovane, con età media bassissima. C’erano tantissime competizioni in questo momento, abbiamo dovuto lasciare qualche giocatore all’Under per cercare di qualificarsi alle Olimpiadi. La sua strada è già stata intrapresa”.

Eppure dopo la partita con la Spagna, Acerbi e Donnarumma, hanno detto che non ci si diverte più come prima in Nazionale. Mancini fa spallucce. “Non so se abbiano detto davvero queste parole: a me non le hanno dette, glielo chiederò. Però, al di là della stanchezza di fine stagione, se non si divertono loro è un problema. A me, appena arrivo in uno stadio così, viene voglia di giocare a pallone. Ti devi sempre divertire, se è così dovevano dirlo prima. Bonucci? Ha fatto un errore ma è stato sempre un giocatore importante, poi (in riferimento al fatto che potrebbe decidere di lasciare la Nazionale) è chiaro che tutto finisce, vale per ogni calciatore”.

Domani il Ct ricambia l’Italia e ripresenta Retegui al centro della prima linea. “Sì, domani Retegui gioca sicuro. Era prevista una partita per uno, i giocatori sono stanchi, non sono al 100%. Nei giorni in cui abbiamo lavorato abbiamo cercato di recuperare. Quella di domani, dispiace non sia la finale, ma è una partita importante, che cercheremo di vincere. Come detto prima questa fase di qualificazione di Nations League è stata giocata con calciatori giovani, che forse non conoscevate nemmeno. Il progetto è già partito. C’era il Mondiale under20, l’Under21, abbiamo perso Bastoni che il giorno prima della partenza si è ammalato, qualche problema lo abbiamo avuto”.

Ma il futuro è già tracciato. “Credo sia stato un bellissimo percorso anche ora, c’è stata la parentesi del Mondiale dove siamo stati buttati fuori ingiustamente. Siamo arrivati alle finali di Nations League per la seconda volta consecutiva, esserci arrivati è già un’ottima cosa. Poi certo, vuoi vincere. Se sono felice di essere qua? Sono storie senza né capo né coda. Felicità è essere il ct dell’Italia, poi si può essere dispiaciuti per una scnfirra, altrimenti sarebbe stato tutto troppo semplice”.

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