Massimo Ciccognani
BUDAPEST Lo sguardo sereno di chi questi momenti li ha vissuti e sa come affrontarli. José Mourinho si presenta nella sala stampa della Puskas Arena consapevole che questo è un traguardo meritato per la sua Roma. “È stato un tragitto lungo, diverso da quello del nostro avversario che viene dalla Champions. Noi abbiamo fatto 14 gare per arrivare qui, lo meritiamo. Adesso sta arrivando l’ora, ci abbiamo lavorato negli ultimi giorni. Vogliamo lottare”.
Ennesima finale, ma l’emozione è sempre la stessa. “I giocatori più preparati vanno in campo e meno sentono la pressione. Io penso che la storia non gioca, Mendilibar la pensa diversamente. Lui vede il Siviglia favorito. Per loro una finale europea è abitudine, per noi invece è qualcosa di storico. Domani, vogliamo esserci”.
Sul futuro mette subito le cose in chiaro. Ha spiegato che non ha contatti con altri club e di aver già parlato con Pellegrini e Mancini spiegando loro la situazione. “Chi ha domande sul futuro di qualcuno va fatta a Mendilibar perché è lui che non ha contratto. Io ho parlato con i miei capitani, ho risposto in maniera obiettiva e non voglio che loro vi dicano cosa ho detto. Loro sanno cosa penso, rispetto al 2010 la situazione è diversa perché era tutto fatto col Real. Oggi zero contatti con altre società, oggi è importante essere noi. Ho parlato con i miei e con loro sono stato obiettivo. Quando la risposa sarà pubblica? Non lo so. Domenica finisce il campionato e andrò in vacanza”.
A Madrid sostengono che il Siviglia sia forte, ma la Roma ha Mourinho. “Voglio tanto bene al Real Madrid, voglio tanto bene al presidente e all’allenatore. Però l’allenatore non gioca, l’allenatore lavora tanto prima della partita, durante la partita poco. Ho detti al mio staff: oggi il nostro lavoro è finito. Adesso la storia la fanno i ragazzi. I colleghi di Madrid dicono bene che il Siviglia ha una grande squadra, due grandi squadre perché ha 25 giocatori di grandissimo livello. Sono tutti professionisti di alto livello, hanno tante opzioni. Però loro non conoscono i miei ragazzi e non conoscono la mia squadra in quanto squadra e domani saremo lì”.
L’esperienza del Siviglia che questa Coppa l’ha vinta sei volte e quella dei due allenatori. “È curioso perché si parla di esperienza di allenatori, ma il Siviglia ha giocatori più abituati. Noi abbiamo giocatori come Zalewski o Bove che giocavano prima in Primavera. Io e Mendilibar abbiamo gli stessi capelli bianchi, loro sono un po’ più esperti di finali, ma i miei arrivano qui pronti, abbiamo fatto 29-30 partite europei in due anni. Seconda finale di fila? La differenza è che col Tottenham sono stato esonerato prima della finale di Wembley, a Roma mi hanno dato la possibilità di giocare quella di Tirane e giocarne domani una seconda”.
L’ultima, a denti stretti, appena stava andando via, riguarda Dybala. Mourinho è schietto, come sempre. “20-30 minuti riesce a farli”.