Augusto Riccardi
TORINO Parola d’ordine rispetto, ma profonda convinzione nei propri mezzi. È questo l’Allegri-pensiero alla vigilia della sfida di andata contro il Siviglia. “Servirà una grande partita contro società e una squadra abituata a giocare questo tipo di partite, senza mai uscirne del tutto. Ma siamo pronti. Tridente? Serve l’atteggiamento che abbiamo avuto con Atalanta, Lecce e Bologna contro una squadra che merita grande rispetto”.
È una Juve che potrebbe puntare tutto sulla Coppa visto quanto sta accadendo fuori. “Io non so cosa succederà fuori dal campo, ma abbiamo una corazza che ormai niente ci scalfisce. È tutto l’anno che ci capita di tutto, ne usciamo fortificati. Abbiamo l’Europa League e quattro turni di campionato, poi noi sul campo dobbiamo fare sempre e comunque il massimo. Vogliamo la finale di Europa League e difendere il secondo posto in Serie A. Facendo questo avremo fatto il nostro”.
É una Juve che vuole la finale. “Tutti vogliamo andare in finale. Nelle difficoltà di quest’anno la squadra si è comportata molto bene, ma mancano 20 giorni che saranno i più importanti. Se non andremo in finale vorrà dire che gli altri saranno stati più bravi”.
Formazione con alcuni dubbi che saranno sciolti a ridosso del match: “Dietro l’unico assente sicuro è Bremer che ha avuto un affaticamento muscolare. Gli altri stanno tutti bene. Difesa a 3 o a 4? Bisogna difendere in 11, preparandoci al meglio per sfruttare al meglio le loro debolezze. Sarà una sfida complicata in quanto semifinale. Di Maria? Nelle partite secche in cui c’è bisogno di fare risultato, Di Maria è sempre protagonista. Parla la sua carriera. Quanto a Vlahovic non è bello ricevere quegli insulti, ma sarebbe bello avere la forza di ignorare certe cose. Poi chi di dovere punirà”.
Già, ma adesso fari puntati sull’Europa. Juve-Siviglia vale la finale è la Juve la vuole. Calcio d’inizio alle ore 21.