Il Napoli non sfonda, il Verona ringrazia

Nella foto: la delusione di Osimhen (foto Carmelo Imbesi/Image Sport)

Francesco Raiola

NAPOLI Non sfonda il Napoli, il turnover funziona a metà e gli azzurri non riescono a sfondare il bunker gialloblu veronese. Gli azzurri nel primo tempo lenti e prevedibili si vedono annullare un autogol per fuorigioco di Olivera, mentre nella ripresa la grande chance capita al rientrante Osimhen che spacca la traversa. Azzurri inevitabilmente con la testa a martedì restano saldamente in testa a più 14 sulla Lazio e ad 11 punti dal trionfo tricolore. Atmosfera finalmente rasserenata al Maradona con la pace fatta fra gli ultras e De Laurentiis che ha twittato a due ore dal match con una foto insieme ai responsabili dei gruppi organizzati. Al Maradona tornano tifo,bandiere e tamburi. Spalletti sceglie il turnover ragionato e in difesa fa riposare Rrhamani e Mario Rui con Juan Jesus e Olivera titolari insieme a Kim e Di Lorenzo. In mediana si rivede Demme in regia che fa rifiatare Lobotka con Anguissa ed Elmas, mentre in attacco Raspadori al centro con Politano e Lozano esterni, con Kvaratskhelia e Osimhen in panchina. Diverse assenze nel Verona con Zaffaroni che sceglie la difesa a cinque con Faraoni e Depaoli esterni, Dawidowicz, Hien e Ceccherini centrali. In mediana Tameze e il danese Abildgaard, dietro le punte Gaich e Lasagna, lo slovacco Duda. 

Inizio ovviamente di marca Napoli con Politano che prova subito ad accendere gli azzurri. Ammonito subito Ceccherini che ferma irregolarmente il nr.21 partenopeo.  Azzurri che vanno in gol al ventesimo sugli sviluppi di un corner con autogol di Ceccherini dove però influisce la posizione di Olivera e La Penna annulla giustamente. Ci prova Lasagna dalla distanza per il primo tiro veronese con Meret che non senza difficoltà respinge. Verona che fa la sua partita di attesa con 11 uomini dietro la linea del pallone con il Napoli che non riesce a sfondare centralmente con Raspadori facile preda di Hien e Ceccherini. Un brutto primo tempo si chiude a reti bianche. 

Ripresa sulla falsariga dei primi quarantacinque minuti ma con gli azzurri che provano ad alzare di più il ritmo con Di Lorenzo più volte minaccioso dalla destra. AL ventesimo dentro Zielinski e Kvaratskhelia per Lozano e Demme, mentre nel Verona dentro Djuric per Gaich e Coppola per Ceccherini e subito dopo Verdi per Duda e Terracciano per Faraoni. Prova ad accendersi Kvaratskhelia e a venti dalla fine torna Osimhen in campo per Raspadori e Lobotka per Elmas. Seconda ammonito del Verona Terracciano. Napoli vicinissimo al gol a dieci dalla fine con Osimhen che al volo di destro prende in pieno la traversa. Azzurri sfortunati. Cambia ancora Spalletti che inserisce il giovane Zedadka per Politano mentre Zaffaroni gioca la carta Ngonge per Lasagna. Anche Dawidowicz ammonito nel finale. Solo quattro minuti di recupero concessi da La Penna. Clamorosa occasione in contropiede per Ngonge che approfitta di un fallo non fischiato su Kvaratskhelia e se ne va tutto solo verso Meret ma spara fuori. Ammonito Kvaratskhelia per proteste e anche Verdi che ferma un’azione di Kim. Mediocre arbitraggio di La Penna che scontenta tutti nel finale  quando ferma una buona azione di Zielinski per il fischio finale e scatena le proteste di tutto il Napoli. Punticino che dà morale al Verona che accorcia sullo Spezia, mentre al Napoli arrivano segnali positivi dal rientro di Osimhen in vista del ritorno dei quarti di Champions League di martedì, e soprattutto di un Maradona finalmente compatto. 

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