C’è il Feyenoord sulla strada della Roma attesa domani all’andata dei quarti di Europa League. Lo stesso avversario che lo scorso anno ha conteso alla Roma la Conference poi vinta dai giallorossi. Mourinho non si fida e lo dice chiaramente. “Il Feyenoord in campionato è sicuramente la squadra più forte. I numeri sono chiari. Sono i più forti, saranno sicuramente i campioni fra qualcosa settimana. E quando sei la squadra più forte, significa che segni più di tutte le altre. Noi non siamo la squadra più forte d’Italia. Non siamo la squadra più forte nell’Europa League. La possiamo vincere ma non siamo teoricamente la squadra più forte. Giochiamo con quello che abbiamo e quello che abbiamo è l’equilibrio. La partita di domani sarà difficile dire quello che sarà”.
Una squadra migliorata tantissimo rispetto a quella dello scorso anno. “Io non sono capace di pensare al Feyenoord di Tirana. Sembra che per voi e per loro è una cosa permanente. Per me, l’unica cosa è che ogni giorno a Trigoria vedo la coppa appena arrivo e mi ricordo che abbiamo giocato contro di loro, ma stop. La Roma è una squadra umile con un allenatore umile, che cerca di studiare l’avversario il più possibile e cerca di preparare tutto e di prevedere l’imprevedibilità del gioco. Abbiamo analizzato tanto il Feyenoord, è un’ottima squadra. Non è una squadra dove si possono trovare delle debolezze, è una squadra forte. Nel campionato olandese, che è un campionato particolare, segna tanto, ha giocatori di qualità, è una squadra aggressiva, che però sa anche giocare direttamente. Il portiere ha un bel destro e un bel sinistro per lanciare lungo. E’ una squadra che sa toccare, è un’ottima squadra. Abbiamo eliminato Salisburgo e Real Sociedad, due squadre di qualità, però questa squadra è forte. E’ una squadra che tra 2-3 settimane vince il campionato e quindi ha anche una motivazione extra”.
Stadio infuocato, altro pericolo per la Roma. “Dipende, mi dispiace che i tifosi non siano qua. E’ un problema che qui si deve risolvere. Per la partita non sono preoccupato”.
Intanto la Roma si gode il rinnovo di Smalling. Mourinho fa spallucce. “Ufficiale Smalling? Se fosse così, sarà ottimo per Smalling e per la Roma. Per Smalling perché è felice perchè ha trovato un livello che gli mancava negli anni precedenti e per la Roma è ottimo perchè ha avuto un rendimento fantastico negli ultimi due anni. Secondo me è il matrimonio perfetto”.
Il rinnovo di Smalling anche per la conferma di Mourinho? “Io sono io e Smalling è Smalling”.
Sulla formazione si nasconde. “Io gioco con la squadra che penso stia meglio. Il lavoro che facciamo è per avere tutti a disposizione e il lavoro tattico è uguale per tutti. Tutti sono pronti per giocare e fare cambi automatici non è il nostro modo di gestire le cose. Durante la partita cerchiamo di analizzare anche il feeling dei giocatori. Per esempio a Torino, Dybala quando mi ha guardato ho capito che andava cambiato”.
Qualche problema, magari emotivo, per gli attaccanti. “Stanno benissimo. Entrambi papà, Tammy per la prima volta e Belotti per la seconda. Puoi immaginare, grande felicità. E io sono felice”.
E Pellegrini? “E’ capitano. E’ un giocatore importante e lo continua ad essere. E’ stato in panchina perchè in funzione del lavoro che ha fatto e non ha fatto era più importante giocare con El Shaarawy e Solbakken insieme. Se l’anno scorso ha fatto più gol è stato più decisivo…vediamo a fine stagione. Magari il meglio di Lorenzo sta arrivando”.
Calcio d’inizio alle ore 20.45.