UEL. La Roma ci mette il cuore e si prende i quarti

Nella foto: i calciatori della Roma ringraziano i tifosi sotto il settore ospiti Applausi (Foto Gino Mancini)

Massimo Ciccognani

SAN SEBASTIAN Missione compiuta anche per la Roma che dopo il 2-0 dell’Olimpico, spazza via dubbi e certezze e porta a casa la qualificazione agli ottavi di finale di Europa League. E’ stata una battaglia, sotto tutti i punti di vista. Cominciata male con l’aggressione di alcuni ultras di casa alle navette che trasportavano i tifosi giallorossi allo stadio. Poi, il campo, altra corrida da parte dei baschi che hanno provato a metterla sulla fisicitĆ , finendo con il fare io gioco della Roma. Che ha rischiato poco o nulla, alla fine portando a casa quello che voleva Mourinho, ovvero la qualificazione ai quarti.

Le scelte

Mourinho ĆØ costretto a rinunciare a Matic per problemi intestinali, e davanti sceglie Belotti lasciando Abraham in panchina. A vedere l’avvio della partita, sembra che la Roma non parta dal 2-0 dell’andata, visto che inizia forte, con pressing e aggressivitĆ , andando vicina al gol con una conclusione di Dybala che sfrutta lo schema da calcio d’angolo per battere a rete. Gran sinistro deviato da Sorloth che finisce di poco fuori. Match ruvido con i baschi che tengono piĆ¹ il possesso del pallone ma senza mai farsi vedere dalle parti di Rui Patricio. Nel finale di tempo, ci provano Mendez e Merino, ma conclusione velleitarie. Tegola per i giallorossi al tramonto della prima frazione quando Mourinho ĆØ costretto ad inserire Zalewski per l’infortunato Karsdorp. Nonostante tutto, ĆØ la Roma a chiudere in avanti. Angolo di Dybala, testa di Smalling e palla in rete. Tutto fermo perchĆ© il tocco dell’inglese ĆØ stato con il gomito.

Giallorossi ai quarti

Deve affrettare i tempi la Real Sociedad se vuole provare a riprenderla. Ghiotta l’occasione che capita Sorloth, che a centro area di testa manda alto. La spinta basca aumenta e la Roma ĆØ costretta a difendersi, e lo fa con ordine, lasciando nulla all’iniziativa avversaria. Solo un’occasione, a venti dalla fine, quando Rui Patricio e la traversa salvano la porta romanista. Il portiere chiude sul colpo di testa ravvicinato di  Oyarzabal, che ĆØ lesto a recuperare il pallone, fallendo il tap in con palla prima sulla traversa e poi sulla linea di porta. Poco al tramonto del match, con la Real Sociedad che si spegne lentamente. Ultimo brivido il faccia a faccia tra Smalling e Fernandez, con quest’ultimo giĆ  ammonito, prende il secondo giallo e anzitempo la via degli spogliatoi. Applausi di tutto lo stadio (35mila spettatori) per i biancoazzurri, ma a fare festa ĆØ la Roma che va a ringraziare gli olgtre duemila sotto il settore ospiti. Da domani, testa al derby e perchĆ© no, anche ai sorteggi di domani a Nyon, dove la Roma conoscerĆ , insiema alla Juventus, il nome del prossimo avversario.

Nella foto: il cartello “Noi odiamo la Capitale” comparso dopo il gol di Smalling poi annullato (Foto Gino Mancini)
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