Serie B. Tonfo Frosinone, il Genoa si avvicina

Nella foto: esultanza gol Radu Dragusin (foto Daniele Buffa/Image Sport)

Marco Grande 

Torna ad assaporare il gusto amaro della sconfitta dopo più di due mesi, il Frosinone di Grosso, che allo Stirpe cede per 3-4 al cospetto del Parma di Pecchia. Partenza a razzo degli emiliani, sul doppio vantaggio con Vázquez ed Ansaldi, trascorsi appena venti minuti. Subito dopo, i ciociari accorciano con Caso, ma non c’è un attimo di respiro, dato che Zanimacchia chiude il parziale sul clamoroso 1-3. Durante l’intervallo, il Frosinone ha il tempo di organizzare le idee, e non è un caso che Mulattieri e Moro, complice anche la superiorità numerica accorsa dopo l’espulsione di Estèvez, nella ripresa ristabiliscano la parità, che sarà tale solo il tempo di un giro di orologio. Infatti, ancora l’ex Siviglia gela lo Stirpe e conduce il Parma ad un colpaccio di gran preminenza soprattutto sul piano psicologico. Ciociari comunque sempre primi a cinquantacinque punti.

Ne approfitta il Genoa, secondo a quarantasei, che accorcia ed ora è a meno nove dalla vetta, dopo aver battuto per 3-0 a Marassi la Spal. Lo scontro in panchina tra i campioni del mondo del 2006, Gilardino e Oddo, viene deciso dalle reti, tutte nel finale di gara, di Drăgușin, di Gudmundsson e di Salcedo.

Anche il Bari, terzo a quarantatré, fa il suo ed espugna il fertile terreno del Rigamonti: finisce 0-2 contro il moribondo Brescia (decidono Benedetti nel primo tempo e Scheidler, in zona Cesarini). Alla 26esima giornata, soltanto il Cosenza ha fatto peggio dei lombardi, sempre penultimi a venticinque e in una crisi priva di vie di fuga. Alla Reggina il successo mancava da una vita (Reggina-Ternana 2-1 dello scorso 21 gennaio), ed oggi, al Granillo contro il Modena, i tre punti erano l’unica strada percorribile per i calabresi. La banda di Inzaghi non ha tradito le aspettative del suo pubblico, vincendo per 2-1 ai danni degli emiliani. La sblocca Pierozzi, per i padroni di casa, verso la mezzora, prima che Tremolada, sul finire del primo tempo, incanali la sfida sul binario di parità. Che però non dura molto, dato che Strelec, intorno all’ora, segna per il goal che vale i tre punti. Reggina che ora tocca quota quarantadue, staccando di un punto il Südtirol , che a Bolzano impatta 1-1 con il Palermo (Cissé per gli altoatesini, in apertura, e Soleri, ad inizio ripresa, per i siciliani).

Al sesto posto e con trentotto punti, ecco il Pisa. Di certo i toscani non sono più una rivelazione e non è un caso che continuino a mietere vittime. Questa volta il bersaglio colpito è il Perugia, sconfitto per 2-1 all’Anconetani dalla banda di D’Angelo. Eppure, a passare in vantaggio sono gli umbri, in rete grazie alla freddezza di Casasola, che dagli undici metri spiazza Nicolas per il momentaneo vantaggio dei rossi di Castori. Nella ripresa, tuttavia, la storia è differente ed ecco che, dopo l’ora di gioco, il Pisa ha già portato a compimento la rimonta, con i centri di Moruțan e Marin. 

Forse un po’ di rammarico c’è per il Cagliari di Ranieri, che torna dalla trasferta contro il Venezia di Vanoli soltanto con un punto in tasca: lo 0-0 finale accontenta più i veneti che i sardi, comunque non solo ancora in zona playoff, ma anche prossimi alle piazze più nobili.

Il turno regala anche una goleada, quella che il Como infligge in Lombardia ai danni del fanalino di coda Cosenza: un 5-1 che non lascia spazio ad alcuna interpretazione e che ha un altro significato importante per Cutrone e compagni, visto che adesso gli uomini di Gattuso sono fuori anche dalla zona playout. In giornata, anche il 2-1 esterno del Cittadella sulla Ternana. Chiude la 26esima giornata, infine, Ascoli-Benevento (in programma domani alle ore 16.15 nelle Marche).

P