Doveva cancellare l’amarezza di Salisburgo e la Roma c’è riuscita, battendo all’Olimpico il Verona. Decide Solbakken, alla sua prima da titolare. E stasera, Mourinho è terzo insieme al Milan.
Senza Dybala, in tribuna, Zalewski, Matic e Pellegrini in panchina, cui si aggiunge subito l’infortunio di Abraham, la Roma chiude avanti la prima frazione grazie al gol dell’esordiente Solbakken che la sblocca propri,o al minuto quarantacinque. In campo si rivede anche Karsdorp. Partita complicata, come nelle previsioni della vigilia, con un canovaccio tattico chiaro, ovvero con il Verina a bloccare, con le buone o con le cattive, i giallororossi. All’Olimpico, in un primo tempo godibilissimo, è mancato solo il gol, ma le occasioni non sono arrivate in un primo tempo bloccato e avaro di emozioni. I giallorossi ci hanno provato con El Shaarawy che si è dato parecchio da fare, con l’intraprendenza di Spinazzola. Per il resto, poco o nulla. Poi, al tramonto della prima frazione, ecco il gol, nato da una giocata di tacco di Spinazzola che l’ha messa nello spazio per Solbakken, con il norvegese bravissimo ad anticipare il suo angelo custode e di prima intenzione fulmina Montipò con un diagonale imprendibile. Esordio e gol, meglio non poteva presentarsi al suo nuovo pubblico l’ex Bodo.
La Roma vuole chiuderla nella ripresa, ma il Verona non molla. Ci prova ancora Solbakken, poi si fa vedere anche il Verona.Venti alla fine, finisce la partita di Solbakkern e Karsdorp, dentro Zalewski e Celik. Poi nel finale spazio anche per Wijnaldum, con Montipò che si esalta, salvando su Inabez. Più nulla, vince la Roma che vola al terzo posto e può cominciare a pensare al Salisburgo.