Sprofondo rossonero, Lazio in paradiso

Nella foto: l'esultanza di Felipe Anderson (foto Antonello Sammarco/Image Sport)

Guglielmo Guidi

Il Milan non sa più vincere, la Lazio sa bene invece come si fa. E all’Olimpico è l’ennesimo crollo rossonero e l’esaltazione della squadra di Sarri. Che è tanta al cospetto di un piccolissimo Milan. Finisce 4-0 ma partita già in ghiaccio all’intervallo quando i biancocelesti vanno al riposo sul doppio, meritato vantaggio. Decidono i gol di Milinkovic Savic, Zaccagni, Luis Alberto e Felipe Anderson.

Gioca meglio, ha idee e qualità la Lazio. Che la sblocca all’alba del match con un’azione tutta in velocità, partita dai piedi di Felipe Anderson, rifinita da Zaccagni, il velo di Luis Alberto e il magnifico gol di Milinkovic Savic. Da applausi. Il raddoppio quasi alla fine della prima frazione, giocata costantemente meglio dalla formazione di casa. Gran giocata di Pedro, Marusic centra il palo e per Zaccagni è gioco da ragazzi raccogliere e in tap in fare 2-0. Tutto troppo facile, mentre esplode l’Olimpico biancoceleste. Il Milan è povero di idee non basta la giustificazione dell’assenza di Theo Hernandez, visto che dall’altra parte mancava Ciro Immobile. Si avverte in casa rossonera l’assenza di un portiere di peso, sugli esterni i rossoneri camminano e davanti si è spenta, non da oggi, la luce, con Leao che non incide più e Giroud rimane troppo solo. Di contro una Lazio attenta, spregiudicata, cinica, capace di colpire sempre al momento giusto. E non è un caso che dalla panchina Pioli ha fatto più volte cenno ai suoi di usare la testa per evitare l’imbarcata.

Che puntualmente arriva. Dietro il Milan balla come un traghetto per l’isola con mare forza otto. Felipe Anderson si prende il fondo e la mette in mezzo premiando l’inserimento di Pedro che va giù dopo un contatto con Kalulu. Rigore ineccepibile che Luis Alberto trasforma di giustezza. E sono tre. Il Milan finisce di sciogliersi, e a quindici dalla fine incassa il poker. Zaccagni scappa a sinistra, palla in mezzo per il Mago che premia l’inserimento di Felipe Anderson: e sono quattro. Fine dei giochi. Stravince la Lazio che aggancia Inter e Roma a quota 37 e si porta ad un solo punto dal Milan secondo. Il Napoli, ringrazia, e scappa felice.

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