Robert Vignola
L’Inter fa scorpacciata di gol per dimenticare le amarezze di Torino e rilanciarsi. Il Bologna esce dalla tana nerazzurra con il secondo 6-1 consecutivo sul groppone, eppure parte bene. Di Barrow il primo squillo: un sinistro a finalizzare un contropiede ispirato da Arnautovic, che si perde sul fondo. L’austriaco ci prova poco dopo: Onana chiude e non sa neanche come. L’Inter è comunque viva: tiene la difesa rossoblù sulle spine con un paio di mischie in area e quando i ritmi si alzano pare pronta a colpire. Calhanoglu è il primo che ci prova dal limite, il suo destro ad uscire però… esce troppo, mentre quando Lautaro innesca Dzeko, il bosniaco trova un attento Lucumi a chiudergli lo specchio. Giusto a metà frazione, l’Inter va sotto in maniera rocambolesca: sul tiro di Orsolini è la schiena di Lykogiannis a spiazzare Onana. San Siro è gelato, ma ci mette cinque minuti a riprendere fiato: pallone vagante, Dzeko si coordina e in mezza girata strappa applausi. Partita divertente, anche molto nervosa: si accendono mischie, fioccano cartellini e su una punizione assai contestata dal Bologna la traiettoria di Dimarco ribalta il risultato. E poco prima dell’intervallo, arriva pure il tris: parabola perfetta dalla bandierina di Calhanoglu per l’inzuccata scaccia-critiche di Lautaro Martinez.
Ripresa con Medel e Lucumì che lasciano il posto a Moro e Sosa: l’uruguaiano va subito in apnea, Dumfries se lo beve mettendo Dzeko davanti alla doppietta, negata dalla traversa. Subito dopo anche Dimarco, pur nella fascia opposta alla sua, approfitta dell’approccio morbido di Sosa e concede il bis personale. Sul 4-1 è ormai accademia: Ferguson e Arnautovic provano la via del gol senza fortuna, ma arriva pure un rigore per fallo di mano ancora di Sosa su conclusione di Dzeko. Dal dischetto Calhanoglu fa 5. Mezz’ora finale con Zirkzee, Soriano e Vignato (per Arnautovic, Ferguson e Barrow) in campo da una parte e Bellanova, Brozovic, Gosens, Aslani e Gagliardini (per Dumfries, Dimarco, Lautaro, Calhanoglu e Barella) dall’altra. Proprio Gosens piazza il 6-1 su suggerimento di Dzeko, mentre Aslani colpisce il palo nel finale.