Derby d’Italia, guai ai vinti

Nella foto: Simone Inzaghi e Massimiliano Allegri (FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Robert Vignola

Derby d’Italia, anzi di taglia: quella che Juve e Inter metterebbero volentieri addosso al Napoli, per interromperne la fuga e vedere le terga e la coda del Ciuccio un po’ più da vicino. C’è da credere che tifosi bianconeri e nerazzurri si uniranno idealmente volentieri, sabato sera, e lo faranno addirittura per sostenere quella “parvenu” dell’Atalanta, che osa occupare un posto Champions. Ma un minuto dopo il triplice fischio del Gewiss Stadium, torneranno a guardarsi sportivamente torvo, a maggior ragione, per un match che sa di ultima chiamata per lo scudetto tanto per le zebre che per il biscione.

La settimana con cui le contendenti arrivano al serale della domenica è stata costellata da due sconfitte europee dal gusto dolce-amaro. Contro il PSG, la Juventus si è inchinata con onore, abbandonando tuttavia ben prima che negli anni scorsi i sogni di gloria Champions. C’è però il paracadute dell’Europa League e soprattutto, dopo 297 giorni di attesa, il riabbraccio con Federico Chiesa. Basterà per cancellare l’immagine di Gatti, in- capace di arginare Mbappé persino usando le cattive maniere?

Anche l’Inter riassapora il disagio nel misurarsi con le superpotenze continentali, ma Inzaghi a Monaco ha sapientemente gestito risorse ed energie, in una partita che il Bayern ha fatto sua sugli episodi più che sullo strapotere. Sulla sponda meneghina l’osservato speciale, l’uomo simbolo su cui far leva è diventato Barella. Ma per riacquistare il passo sicuro di una pretendente al titolo servirà innanzitutto rivedere i giganti dell’attacco tornare a imprimere la propria orma sui campi e sulle reti. All’Allianz Stadium arbitra Doveri, assistito da Carbone e Giallatini, quarto uomo Ayroldi e Di Paolo al VAR, as- sistito da Longo. Calcio d’inizio domenica alle 20.45.

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