UEL. Roma, bivio Betis. Mourinho: “I tifosi l’arma in più”

Nella foto: Jose' Mourinho (foto di SALVATORE FORNELLI)

Un cammino in salita in Europa League dopo la sconfitta, inattesa in Bulgaria contro il Ludogorets. La Roma sa bene di doversi giocare tutte le sue carte per vincere il girone, nella doppia sfida di domani e giovedì prossimo contro gli spagnoli. Determinante, la sfida di domani. Mourinho si fida dei suoi e chiama a raccolta la gente giallorossa. “Il Betis è una squadra di qualità che ha una filosofia di gioco chiara. Sarà difficile per noi, ma anche per loro contro di noi e i 60mila dello stadio Olimpico. Mi fido della mia rosa e dei tifosi”.

Terza forza in Liga dietro Real e Barcellona, il Betis è squadra fortissima, con Mourinho che potrebbe rimodulare l’assetto tattico contro gli spagnoli. “I giocatori bravi possono sempre giocare insieme, è il caso anche di Belotti e Abraham. Sta al tecnico trovare il modo, ma non dirò come giocheremo contro il Betis”.

Una squadra che sta crescendo di partita in partita, vittoriosa a San Siro contro l’Inter subito dopo l’immeritata sconfitta interna contro l’Atalanta. “E’ vero, contro l’Atalanta abbiamo perso, ma la sensazione di superiorità c’è stata. Contro l’Inter potevamo vincere o perdere, ma alla squadra ho detto che contava molto sembrare più forti o almeno alla pari dei nerazurri. L’anno scorso c’era sempre un senso di inferiorità, quest’anno questa situazione è cambiata e i giocatori lo stanno capendo”.

Formazione, Dybala ci sarà. E nessun problema per Zaniolo. Ancora in dubbio Pellegrini. “Lorenzo è fondamentale per noi, ma lo conosco. Farà di tutto per esserci, ma se mi dirà no è perché davvero non riuscirà a giocare. Se mi dirà che è disponibile mi fido di lui, tantissimo. Dybala sta bene e gioca. Quanto a Zaniolo, il suo modo di giocare lo fa sembrare egoista, ma è esattamente il contrario. Non si risparmia mai e lavora tanto per la Roma, per questo se segna di più o di meno non è un dramma”.

Da allenatore, Mourinho ha ottenuto 106 vittorie in Europa. Battendo il Betis, diventerebbe l’allenatore più vincente. “Non è uno stimolo in più, ma ovviamente sono orgoglioso di quanto fatto anche se ci penserò a fine carriera. Ora voglio vincere la prossima sfida che è di altissimo livello, abbiamo bisogno di punti”.

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