“Finalissima” a Wembley. Bonucci: “Vogliamo portare a casa il trofeo”

Nella foto: Leonardo Bonucci - CREDITS UEFA (Photo by Catherine Ivill - UEFA/UEFA via Getty Images)

Massimo Ciccognani

LONDRA C’è anche Leonardo Bonucci a sottolineare i motivi che andranno a caratterizzare Italia-Argentina di domani a Wembley. Leo Messi ha detto che non ci può essere un mondiale senza l’Italia. Bonucci sorride, ma la delusione è ancora tanta. “Sì, fin quando non si giocherà sarà così. La colpa è nostra, bastava davvero poco per poterci giocare qualcosa di davvero unico per la carriera di un giocatore. Ringraziamo Messi per le belle parole spese per noi, domani si incontreranno due nazionali vincenti e vogliamo dare spettacolo per portare a casa il trofeo”. 

Ultima per Chiellini, poi fascia al braccio di Bonucci. “E’ doveroso goderci quest’ultima giornata con lui, è stato un grande compagno di campo e di vita. Da dopodomani continuerò a fare ciò che ho sempre fatto, essere da esempio. Come sarò io? Ognuno di noi deve essere sé stesso. Da Chiellini ho imparato la capacità di elaborare in breve tempo situazioni difficili e portare la soluzione, io sono molto più sanguigno. Quello è il segreto che ha fatto diventare Giorgio una grande persona e un grande capitano, io cercherò di smussare i difetti che mi porto dietro per il mio carattere. Dovranno aiutarmi anche i miei compagni, così come noi abbiamo aiutato Chiellini e Buffon”. 

Sulla vostra strada, un certo Leo Messi. “Per un giocatore che ha vinto così tanti palloni d’oro è difficile aggiungere aggettivi, è stato ed è ancora oggi con Cristiano Ronaldo uno dei migliori al mondo. Servirà grande rispetto. L’Argentina? Tra le migliori al mondo, non perde da 31 partite e non è un caso. Serve massimo impegno e rispetto, massima cattiveria agonistica. Da questo trofeo dobbiamo ripartire e mettere le basi per riportare l’Italia in alto”. 

Rifinitura in quello stadio che ci ha regalato il titolo europeo, ed un pensiero, per Leo, a quel gol segnato in questo stadio. “Dimenticarlo è difficile, ci penso spesso. Quel gol ci ha permesso di andare avanti, di arrivare alla lotteria dei rigori. Poi però il calcio dice che devi continuare a crescere e a migliorarti, il diventare il miglior difensore goleador della nazionale italiano è uno stimolo”. 

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