Massimo Ciccognani
ROMA C’è la finale di Coppa Italia all’Olimpico. Inzaghi, che da queste parti è di casa per i suoi trascorsi alla Lazio, ostenta ottimismo. “È motivo di grande orgoglio, è una finale che sarà trasmessa in tutto il mondo. Per me nelle finali non ci sono ricette precise per vincere: vanno giocate con corsa, aggressività e determinazione, sapendo che abbiamo un avversario molto forte di fronte, di qualità. Dovremo dare il 110% per alzare il secondo trofeo stagionale”.
Una partita forse la più importante della carriera per il tecnico nerazzurro. “È importante per tutti. Sappiamo quello che abbiamo fatto con lo staff in questo percorso, da dove è partito il nostro lavoro e poi strada facendo siamo stati molto bravi a fare bene, grazie alla squadra, ai ragazzi che mi hanno seguito durante tutto l’anno. Per forza di cose le aspettative su di noi sono cresciute: sono ben accette, il primo trofeo l’abbiamo vinto a gennaio ma nel calcio bisogna sempre guardare il futuro. Che è domani, questa finale importantissima, poi penseremo alle altre due giornate in cui ci giocheremo lo scudetto. Ripensando all’estate, penso che sia stato fatto un grandissimo lavoro, sapendo che ci giochiamo ancora tanto a quindici giorni dalla fine. L’8 luglio non mi sarei aspettato tutto questo”.
Inzaghi scrive il testo per la vittoria. “Cosa servirà? È una finale, i dettagli faranno la differenza. Ci conosciamo, sappiamo che da entrambe le parti ci sarà tantissima qualità e dovremo gestire i dettagli”.
Domani la Coppa, poi di nuovo campionato, con la concentrazione che deve rimane altissima. “L’abbiamo detto chiaramente prima, ne abbiamo parlato stamani con la squadra. Dobbiamo essere bravi a lasciare da parte il campionato: non è semplice e probabilmente avremmo voluto giocare questa gara dopo le ultime due giornate, ma è stato stabilito a inizio campionato e non abbiamo problemi. Abbiamo questa partita e poi altre due finali: io ne ho giocate tante, sia da calciatore che da allenatore, e mi sono sempre adeguato”.
Inzaghi e la Coppa, un feeling particolare. Ma domani tanta responsabilità. “Diciamo che le finali sono tutte importantissime, ho avuto la fortuna da allenatore di giocarne già diverse. Non penso ci sia una ricetta precisa: dovremo fare una partita di attenzione, di corsa, di determinazione, sapendo che di fronte abbiamo un avversario di valore e quindi in particolare i dettagli faranno la differenza”.
Inter che in stagione ha sempre fatto meglio della Juve. “La Juventus l’abbiamo incontrata tre volte quest’anno, l’ultima il 4 aprile. Sono state tre partite una diversa dall’altra, ognuna con la propria storia e le proprie tattiche. Domani sarà una gara aperta, con tantissima qualità in campo da entrambe le squadre. E poi bisognerà essere bravi a interpretare nel migliore dei modi e sbagliare il meno possibile”.
E poi il ritorno nel suo stadio. “Emozione particolare, in questo stadio ho vissuto ventuno anni. Sarà senz’altro emozionante, rivedrò tante persone che mi hanno voluto bene e che mi hanno fatto stare benissimo. Ora sono all’Inter e sono orgoglioso di allenare questa grandissima società con una grandissima storia alle spalle. Siamo già riusciti a vincere un trofeo, ora ne abbiamo altri due in palio: domani ci giocheremo la Coppa Italia e la giocheremo alla grande con tantissima fiducia. Domani i tifosi saranno in corteo insieme a quelli della Lazio e sarà importantissimo, io ho allenato la Lazio e l’Inter e sono due tifoserie gemellate, molto passionali, che trascinano le proprie squadre. Noi ci siamo sempre sentiti seguiti da un grandissimo pubblico: ricordo Udine, la nostra tifoseria ci ha trascinato dal primo momento fino alla fine. Domani sappiamo che sarà altrettanto importante, questo corteo mi fa enormemente piacere e io e la squadra sappiamo che saremo accompagnati da questa tifoseria eccezionale”.
Juve più affamata? Inzaghi non ha dubbi. “Bisogna partire nel migliore dei modi. Se vuoi vincere devi avere fame, la coppa te la fa venire: l’ultima volta che abbiamo visto una coppa l’abbiamo voluta a tutti i costi. Mi sembra che la Coppa Italia manchi da oltre dieci anni”.
Inzaghi recupera Bastoni, ma non pensa al campionato. Almeno fino a domani sera. “No, solo a domani sera. Ho tutti a disposizione tranne Vecino che ha avuto un problema ieri durante l’ultimo allenamento. Ha stretto i denti e si è dovuto fermare. Bastoni ieri e oggi ha fatto i primi allenamenti in gruppo: è recuperato e dovrò valutarlo bene. Ho sempre diversi dubbi, perché nel fare l’allenatore sono scelte continue ogni giorno, non una ma tantissime. Domani ho la fortuna di averceli tutti e ho diversi dubbi in diversi reparti”.