Spezia-Lazio, è irregolare il gol di Acerbi: sospesi Pairetto e Nasca

Nella foto: l'arbitro Luca Pairetto (foto Matteo Gribaudi/Image Sport)

Non si placano le polemiche dopo il clamoroso errore di Luca Pairetto (arbitro) e Nasca (Var) per aver concesso il gol laziale del 4-3 per un fuorigioco non visto dal direttore di gara, non controllato da chi era dietro il monitor. Morale della favola, l’Aia ha sospeso fino al termine della stagione gli stessi Pairetto e Nasca, oltre all’assistente Var Filippo Valeriani, i guardalinee Giuseppe Perrotti e Salvatore Affatato e il quarto uomo Matteo Gariglio. Il tutto perché l’Aia ha ritenuto l’errore concatenato: ha iniziato Pairetto che non ha atteso la verifica al video a partita praticamente finita, e continuato l’uomo Var che non lo ha fermato. Secondo l’Aia, decisione avventata quella di Pairetto che, a partita come detto conclusa, poteva attendere qualche istante prima di convalidare il gol. Sarà interessante, cone avviene ogni anno, ascoltare quello che effettivamente si sono detti Pairetto e Nasca.Sarà Rocchi a farcelo sapere. Resta il fatto che per tutti è scattato lo stop fino al termine della stagione.

Lite Roma-Lazio

La convalida del del gol di Acerbi, ha portato inoltre a degli attriti tra Mourinho e la Lazio, con il tecnico romanista che al termine di Roma-Bologna ha commentato l’episodio del Picco: “Dopo ventidue anni si vince ancora con un gol in fuorigioco. Ai tempi poteva accadere, oggi però succede ancora. Inaccettabile ciò che è successo ieri”. Immediata la replica della Ss Lazio, attraverso un comunicato stampa: “Il fatto che nel 2022 un allenatore di un’altra squadra, durante le sue conferenze stampa, faccia ripetutamente riferimento a presunti favori arbitrali a squadre concorrenti e che, allo stesso tempo, alcuni giornalisti sportivi nazionali, di dichiarata fede calcistica, si infervorino sullo stesso argomento, dimenticando il loro ruolo professionale e il dovere di imparzialità, dimostra alcune cose: che la Lazio è ossessivamente nei loro pensieri più di altri ambìti obiettivi professionali; che, come spesso accade, si guarda in casa degli altri per distogliere l’attenzione da risultati mancati e da clamorosi episodi avvenuti in casa propria, a proprio favore, sotto gli occhi di tutti; che nonostante la necessità di evolvere l’immagine del calcio in Italia, alcuni protagonisti sono fermi alla costante ripetizione delle accuse agli arbitri e al VAR; che su questi atteggiamenti offensivi verso la categoria degli arbitri e sulla mancanza di obiettività giornalistica troppo spesso si sorvola. La Società Sportiva Lazio respinge ai mittenti le critiche e le insinuazioni, continua a credere che i valori si dimostrino in campo e non nei salotti televisivi”.

L’attacco dello Spezia

Ma anche lo Spezia, vittima dell’errore, ha emesso un comunicato, a ridosso delle decisioni dell’Aia. “Un errore “grave e inaccettabile” che potrebbe “condizionare non solo il risultato di una partita, ma di una stagione intera. Accogliamo con soddisfazione il provvedimento dell’Aia, con la quale in questi giorni sono stati intrattenuti dialoghi continui nel rispetto delle vie istituzionali concesse, per avere spiegazioni in merito a un episodio inverosimile e che non poteva essere derubricato a semplice errore di valutazione, dato che si tratta di un errore causato da superficialità nell’attuazione delle procedure relative al protocollo Var che a sua volta ha comportato un’errata analisi dello svolgimento dell’azione. Non è nello stile di questo club protestare platealmente, ma quando certe decisioni possono avere ripercussioni sull’esito di un’intera stagione, vanificando il duro lavoro quotidiano di centinaia di persone, è impossibile non far sentire il proprio dissenso, nel rispetto della storia di questa Società, della città e dei suoi tifosi”. In effetti, con il pareggio, lo Spezia sarebbe salito a quota 34 in classifica, e avrebbe avuto meno assilli per raggiungere il traguardo salvezza.

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