Champions, domani Liverpool-Villareal. Klopp: “Gara difficile, ma non li sottovaluteremo”

Nella foto: Jurger Klopp CREDITS UEFA

Massimo Ciccognani

LIVERPOOL Tre anni dopo la vittoria della Champions nel derby inglese contro il Tottenham, il Liverpool ritrova la semifinale europea. Domani ad Anfield, l’andata delle semifinali contro il Villareal, che è approdata al penultimo atto della rassegna eliminando Juventus e Bayern Monaco, ed è la vera sorpresa di queste semifinali. Lo sa bene Jurgen Klopp che alla vigilia, nella pancia di Anfield, presenta il match. Ma il tecnico tedesco non si fida. “Domani sarà una partita difficilissima, sarebbe anormale il contrario. Una semifinale nopn è mai stata gara semplice, per nessuno. Ho sempre avuto grande rispetto per Emery e per la sua squadra. L’ho studiata attentamente e alla fine mi sono detto ‘Wow!. Questo è un allenatore ossessionato dai dettagli, la sua squadra è in grado di reagire a qualsiasi tipo di risultato, ha sempre un piano a seconda di come si metta la partita, sia che è in vantaggio o deve recuperare. Credo che Emery sia un allenatore di livello mondiale, perché fa un lavoro incredibile”.

Villareal arrivato in semifinale e magari preso sotto gamba, prima dalla Juve poi dal Bayern. Klopp ha un sussulto. “Certo, è possibile che siano stati sottovalutati da Juventus e Bayern Monaco, ma con noi non succederà. Ovviamente loro vogliono arrivare in finale, ma anche noi siamo qui con lo stesso obiettivo. Ripeto, non sarà una partita facile. Ci saranno dei momenti in cui soffriremo, ma non bisognerà innervosirsi perché sappiamo come far soffrire loro. Lavoreremo per ottenere il risultato e lotteremo contro il Villarreal”.

Liverpool lanciatissimo, in Europa, come in campionato, dove il distacco dal City capolista è di appena un punto. Spiega tutto Klopp. “Quando sono tornato dopo lo stop dovuto al Covid, eravamo a 14 punti di distacco dalla vetta. Abbiamo deciso di provarci, anche perché avevamo giocato bene e avevamo grandi aspettative. Poi le cose non sono andate benissimo, ma la cosa principale da fare era qualificarsi alla prossima Champions League”. 

E’ un Liverpool duttile, capace di mandare in gol la bellezza di 20 giocatori. “Questa statistica mi piace, è meravigliosa. Un salvataggio sulla linea comunque per me è come un gol. Alisson non ha ancora segnato, ma ha fatto parate che valgono tanto”.

Sorrisi e tanta ironia nelle parole di Klopp, quasi ad allentare la tensione della vigilia, magari ripensando al gol di Robertson nel derby contro l’Everton. “Ha festeggiato come se fosse il suo primo gol con il Liverpool, ma la verità è che era la sua prima rete sotto la KOP e questo spiega tutto. La pressione esterna? Da quando sono qui è sempre stato così. Dobbiamo vincere tutte le partite, tutti sono contro di noi ovviamente, ma non è cambiato nulla. Ogni partita che facciamo è sotto i riflettori, non è mai successo il contrario, e domani avremo bisogno di un’atmosfera come quella contro il Barcellona. Non vedo l’ora che inizi la partita, sono sincero”.

E allora, si puà anche cominciare. Le porte di Anfield sono aperte.

P