Italia-Nord Macedonia, le ultimissime. Chiellini scalpita, Gianluca Mancini pronto

LA GRINTA DI GIANLUCA MANCINI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Massimo Ciccognani

PALERMO Silenzio, si gioca. E niente scherzi. Domani sera inizia il mini ciclo azzurro di spareggi per accedere al prossimo mondiale, a novembre in Qatar. Quattro squadre per una poltrona. Italia e Macedonia del Nord che si affrontano a Palermo, Portogallo e Turchia che si sfidano al do Dragao di Oporto. Le due vincenti, giocheranno la finalissima, o in Portogallo (Oporto), o in Turchia (Konya). Interessì altissimi, c’è in palio il mondiale che già l’Italia ha fallito quattro anni, non partecipando a Russia 2018 dopo lo sVenturato spareggio contro la Svezia. Guai a ripetersi, ma non c’è uno, nel clan azzurro, che pensi ad una eventualità di questo genere. L’ha detto a chiare note Mancini, lo hanno ribadito Verratti e Chiellini. L’Italia vuole il mondiale per andarlo a vincere (parole del ct), ma per andarci servono due vittoria. Un passo alla volta. Domani c’è la Nord Macedonia, avversario non facile, meglio dirlo subito. L’Italia arriva con un po’ di stanchezza addosso per una stagione tiratissima, senza aver avuto la possibilità di allungare di qualche giorno il ritiro. Permesso negato dai club e dalla Lega. E allora, occorre fare di necessità virtù. A cominciare da domani quando Mancini dovrà dosare forze ed energie. La formazione anti-Macedonia è bella che fatta, con un solo dubbio che riguarda uno dei due centrali di difesa. Chiellini è recuperato e scalpita dalla voglia di dare una mano ai compagni. Vuole esserci, ma deciderà il Ct che potrebbe optare per un riposo propedeutico alla prossima gara, quella del 29 contro la vincente di Portogallo-Turchia che varrà il biglietto per Doha. Qualora Mancini decidesse di non forzare la mano, allora la scelta del secondo centrale da affiancare a Bastoni, sarà scelto tra Mancini (Gianluca) e Acerbi, con il romanista che sta vivendo un momento particolarmente florido in giallorosso.

L’assetto non cambia, solito 4-3-3 con Donnarumma tra i pali. Nei quattro dietro, Florenzi saròà schierato a destra al posto dell’infortunato Di Lorenzo, mentre sulla corsia opposta è confermato Emerson Palmieri. Al centro, come detto, la coppia Gianluca Mancini (finora sei presenze per il romanista) e Bastoni. Se invece il Ct dovesse optare per Chiellini, allora il Mancini romanista si accomoderà in panchina. Per il resto confermati i tre interpreti di centrocampo, ovvero Barella, Jorginho e Verratti, come confermati i tre davanti (ricordiamo che è out Federico Chiesa), ovvero Berardi a destra, Insigne a sinistra e Ciro Immobile punta centrale.

Al “Barbera” stadio esaurito nel 100% della capienza: saranno in 33mila a soffiare alle spalle degli azzurri e proiettarli verso la finalissima di Oporto o Konya, a seconda di chi la spunterà tra Portogallo e Spagna.

COSI’ IN CAMPO (Stadio “Renzo Barbera” di Palermo, ore 20.45):

Italia (4-3-3): Donnarumma; Florenzi, Mancini, Bastoni, Emerson Palmieri; Barella, Jorginho, Verratti; Berardi, Immobile, Insigne. All. Roberto Mancini

Macedonia del Nord (4-5-1): Dimitrievski; Ristovski, Velkovski, Musliu, Alioski; Churlinov, Spirovski, Bardhi, Ademi, Ethemi; Trajkovski. All. Milevski

Arbitro: Clement Turpin (FRA)

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