Francesco Raiola
Non ne approfitta il Napoli in questo pazzo turno di campionato impattando per uno a uno a Cagliari contro la tenace squadra di Mazzarri. Azzurri rimaneggiati soffrono l’aggressività dei sardi per tutta la partita, vanno sotto nella ripresa per un gol di Pereiro su cui pesa una papera di Ospina, che poi si riscatta per tre volte negando il raddoppio ai sardi. Spalletti rivoluziona gli azzurri con Osimhen che con il suo strapotere fisico trascina gli azzurri al pareggio conquistando il pareggio che permette l’aggancio all’Inter.
Atmosfera dalle grandi occasioni a Cagliari con lo stadio che raggiunge la capienza del 75%. Mazzarri non rischia Pavoletti e appoggia Joao Pedro in coppia con Pereiro, in difesa recupera Lovato nella linea difensiva con Altare e Goldaniga, fuori Marin dentro Deiola. Piena emergenza per Spalletti che cambia modulo e passa alla difesa al tre con Rrhamani, Juan Jesus e Koulibaly, mediana con Demme e Zielinski, Petagna riferimento offensivo con Elmas e Mertens alle spalle.
Match subito molto fisico e all’insegna del vento che soffia imponente. Prima occasione è del Napoli con Di Lorenzo che dalla destra chiude l’azione da sinistra concludendo al volo con Cragno che si supera deviando in corner. Sugli sviluppi dell’angolo Rrhamani sfortunato sul rimpallo non riesce a deviare in gol da distanza ravvicinata. Rischia la frittata il Napoli poco dopo quando Koulibaly sbaglia il rinvio tirando addosso a Pereiro che serve Joao Pedro che dal dischetto calcia fuori di pochissimo. A metà tempo ulteriore tegola per Spalletti: il gioco duro del Cagliari punisce Di Lorenzo che colpito alla testa da un colpo di Deiola subisce un probabile trauma cranico e deve lasciare il campo stordito da Malcuit. Alla mezz’ora ancora protagonista Cragno che deve deviare in angolo una bella conclusione di Mario Rui che ci prova da fuori area addirittura di destro. Ammonito Joao Pedro per un brutto fallo su Rrhamani a centrocampo e poco dopo anche per il neo entrato Malcuit che ferma da dietro Dalbert. Primo tempo che si chiude a reti bianche dopo quattro di recupero.
Ripresa che inizia senza cambi e con una grande occasione per i sardi dopo pochi minuti con Deiola che sbaglia un rigore in movimento calciando fuori proprio dalla posizione del dischetto. Napoli che soffre troppo l’aggressività e la fisicità del Cagliari che aggredisce senza tregua i portatori azzurri che non riescono a portare palle pulite davanti. Vantaggio del Cagliari che arriva prima del quarto d’ora con Gaston Pereiro colpisce dalla sinistra con un tiro non irresistibile, anzi, con Ospina che buca la presa e la palla finisce beffardamente in rete. Si riscatta immediatamente il portiere colombiano dopo pochi minuti su Deiola che a botta sicura su assist di Bellanova di testa si vede negare il raddoppio da pochi passi. Giallo anche per Koulibaly per fallo su Joao Pedro. Al ventesimo Spalletti ribalta il Napoli inserendo Ounas, Fabiàn Ruiz e Osimhen per Juan Jesus, Demme e Petagna, tornando alla difesa a quattro. Vantaggio che dà ancora convinzione al Cagliari che prova a buttare il cuore oltre l’ostacolo continuando con un pressing estenuante e un’intensità alla quale il Napoli non sembra riuscire a rispondere, stanco anche della partita del Camp Nou. Mazzarri cambia a centrocampo inserendo Marin per Grassi, con Joao Pedro pericoloso in contropiede subito dopo concludendo di poco alto. A dieci dalla fine dentro Pavoletti e Zappa per Pereiro e Baselli, mentre Spalletti sostituisce anche Malcuit confusionario e poco lucido inserendo il giovane Zanoli. Ancora protagonista Ospina che dice ancora no al raddoppio del Cagliari negando il gol a Marin che conclude con un bel tiro a giro. Gol sbagliato gol subito, la dura legge del calcio e arriva a cinque dalla fine il pareggio del Napoli con Mario Rui che inventa un cross perfetto dalla sinistra per Osimhen che di testa sovrasta tutti e di potenza supera Cragno. Quattro minuti concessi da Sozza col Napoli che prova addirittura l’impresa, ma è il Cagliari che sfiora ancora il vantaggio con Marin che conclude di poco a lato.
Enigma da bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno per Spalletti in una partita condizionata dalle troppe assenze nelle fila del Napoli, ma non ha comunque convinto l’atteggiamento degli azzurri troppo passivi, condizionati anche dalla doppia sfida con il Barcellona. Decisivo nel bene e nel male Ospina che ha causato il gol di Pereiro, ma che ha salvato anche tre volte in modo decisivo la porta del Napoli, mentre Osimhen con la sua rabbia agonistica ha riportato il Napoli in partita, portando a casa un punto importante nonostante tutto. Mastica amaro Mazzarri che aveva assaporato l’impresa dei tre punti contro la sua ex squadra, ancora in piena zona retrocessione.