Mourinho non è per niente soddisfatto. Si tiene la vittoria e il passaggio ai quarti dopo un primo tempo orribile, complice il riposo per tanti calciatori insostituibili. “Purtroppo è vero, è quello che dico sempre. La nostra rosa ha alcuni limiti e noi li conosciamo. Maitland-Niles e Sergio hanno portato una trasformazione positiva e nuove opzioni e qualche miglioramento. Però è nel nostro profilo e il nostro progetto è poco a poco”.
Ai quarti ci sarà l’Inter. “Manca ancora tanto, tante partite e in mezzo c’è anche la sosta. Per me non c’è nessun dubbio che l’Inter è la squadra più forte del campionato e della Coppa Italia. Ovviamente ci è toccata la partita più difficile. Andremo lì a cercare di fare la sorpresa, vediamo se è possibile. Ritorno a San Siro? Mi devo preparare emozionalmente, come ho fatto quando ho giocato contro l’Inter a Roma. Sono tornato a San Siro contro il Milan e mi hanno insultato, la gente non lo farà con l’Inter, però vedremo. Ovviamente vorrò fare la partita con la mia Roma e i tifosi dell’Inter sosterranno la loro squadra e il loro allenatore. Ma lì la gente non dimentica”.
E se gli chiedi di bilanci…”Dal punto di vista emozionale, della passione, della empatia, dell’essere felice di essere a lavorare per la Roma e per i romanisti, io dico 11, perché sono veramente molto felice di essere in un posto dove aiuto gli altri e dove vedo che la gente si fida di me. Non potrei essere più felice. Da un punto di vista calcistico, finire tra quarto e ottavo posto non è ovviamente quello che voglio. Però è un momento, è un progetto diverso. Sicuramente il prossimo anno staremo meglio di ora. Però non ti nego che nel primo tempo ho pensato alla frustazione che provavo. Dal punto di vista tecnico abbiamo fatto una partita orribile. Con tutti questi errori è difficile parlare di tattica. Però sono felice di essere qui, non cambierei questo progetto con nient’altro. Ho dato la mia parola. Per i prossimi tre anni resto qui, questo è anche il mio progetto”.