Dall’inferno al paradiso: la Juve passa a La Spezia in rimonta

Nella foto: ALLEGRI (Foto Gino Mancini)

Dall’inferno al paradiso, il tutto in novanta minuti. La Juventus tocca con mano l’abisso di un altro passo falso ma con un finale in crescendo riesce a ribaltare il risultato al Picco. Finisce 3-2 per i bianconeri in casa dello Spezia al termine di una partita estremamente complicata e in cui la squadra di Allegri, che trova la prima vittoria stagionale in campionato dopo due pareggi e due sconfitte, era passata in svantaggio sotto i colpi dei liguri di Thiago Motta apparsi in gran forma e sconfitti solo dalla forza della disperazione degli avversari. Inizia da La Spezia il tentativo di rimonta scudetto di una Juve che deve però ancora scacciare via i propri fantasmi. Nel primo tempo avvio a ritmi bassi: le occasioni arrivano comunque e la più pericolosa è sul piede di De Ligt che in mischia col mancino non trova precisione da posizione vantaggiosa, poi poco prima della mezzora la sblocca Moise Kean. Gran sponda di testa di Rabiot per il classe 2000 che prende la mira e fulmina Zoet. La reazione dei liguri c’è e ci pensa Emmanuel Gyasi a beffare Szczesny con una conclusione meravigliosa per l’1-1 con cui si va all’intervallo. Pronti-via nel secondo tempo e la Juve si distrae venendo infilata in contropiede. La sfera arriva ad Antiste che va in percussione personale e sorprende il portiere bianconero sul suo palo, facendo esplodere il Picco e portando in vantaggio i padroni di casa. Gli ospiti vanno in completa confusione per alcuni minuti, poi Allegri inserisce Morata e Bernardeschi e striglia la squadra chiamandola all’arrembaggio. Quando tutto sembra lasciar presagire a un nuovo disastro stagionale, Chiesa si costruisce il gol del pareggio rubando palla a Verde e dando il via a un’azione insistita che viene conclusa dallo stesso figlio d’arte. Passano pochi minuti e in mischia Matthijs De Ligt con un collo pieno trova l’angolino basso e il nuovo sorpasso della Vecchia Signora, che stavolta gestisce il finale e porta a casa tre punti che sanno di liberazione.

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