Danimarca, prova di forza: Galles asfaltato

Robert Vignola

Danimarca dal grande cuore, Galles troppo piccolo. A senso unico l’ottavo di finale alla Cruijff Arena, anche se i britannici sembrano partire con spirito di iniziativa: sfila sul fondo un tiro di Bale. Più velleitari i tentativi poco dopo dello stesso Bale, di Ramsey e di James. Poi salgono in cattedra gli scandinavi, che cominciano a chiudere il Galles nella propria tre quarti e infine passano: Dolberg riceve palla e la scaraventa in fondo al sacco con un pregevole tiro a giro. Ancora Dolberg alla mezz’ora impegna Ward, mentre sul finale di tempo coach Page perde anche Roberts per infortunio e ringrazia Ward che controlla una velenosa conclusione di Maehle.

Ci si attenderebbe la veemente reazione gallese e invece giusto dopo l’intervallo, riecco Dolberg: vince un rimpallo, avanza in area e batte il portiere in uscita, 2-0! La Danimarca controlla e quando entrano forze fresche in campo, prova a mettere la qualificazione in frigo: Jensen colpisce il palo, mentre Dolberg si prende la standing ovation lasciando il posto a Cornelius. Quest’ultimo si mette in evidenza con un colpo di testa che costringe Ward agli straordinari, sugli sviluppi della ribattuta Braithwaite colpisce il secondo palo e infine Andersen la butta fuori a colpo sicuro. Sono scricchiolii sinistri per Robert Page, all’88’ ecco il terzo gol: Maehle riceve un filtrante e insacca alla destra. Sul filo del 90′ c’è pure il rosso per Wilson (scivolata fallosa) e il sigillo al 4-0 finale, messo dal piede del volitivo Braithwaite.

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