Spagna a valanga, ma dietro la Svezia: troverà la Croazia

Robert Vignola

Dieci gol per disegnare, fino all’ultimo secondo gli equilibri nel girone E.

La Svezia rompe subito gli equilibri, con un tiro all’angolino basso di Forsberg che non lascia scampo a Szczesny. La Polonia reagisce, Lewandowsky scarica la voglia di pareggiare sulla traversa. Ad inizio ripresa Quaison impegna severamente il portiere della Juve che tiene i bianchi appesi alla partita, ma al quarto d’ora si deve arrendere di nuovo a Forsberg, ben imbeccato da Kulusevski. Subito dopo Lewandowsky vorrebbe riaprire conti, sparando imparabilmente alle spalle di Robin Olsen. La Polonia ci crede e a 5′ dalla fine agguanta il pari con il solito Lewandowsky, il cui diagonale su cross di Frankowski è millimetrico. Giusto al 90′ Swiderski potrebbe completare la rimonta ma manda di poco alto, così nel finale con la Polonia scoperta arriva il 3-2 svedese: fa tutto Kulusevski tranne il gol, realizzato da Claesson.

Se la Slovacchia poteva giocarsela, certo non con una Spagna in formato grandi ambizioni. Ma la nazionale slava ci ha messo del suo. In apertura Morata fallisce un rigore, poi però approfitta dello svarione di Dubravka che devia nella propria porta un pallone vacante (da cross di Sarabia). Nel recupero della prima frazione il raddoppio, segna Laporte su suggerimento di Moreno. Nella ripresa la Slovacchia prova a ribaltarla ma finisce per capitolare malamente: Sarabia fa tris, appena entrato (per Morata) anche Torres partecipa alla festa (deviando di tacco il suggerimento di Sarabia) per poi propiziare l’autorete del 5-0 finale da parte di Kucka.

La Svezia finisce così prima, la Spagna seconda ma incontrerà la Croazia.

P