Napoli, novanta minuti per la Champions

Francesco Raiola

Se ci crede Pirlo, figuriamoci Gattuso. A novanta minuti dalla fine del campionato il Napoli ha la grande chance di tornare in Champions dalla porta principale con la qualificazione ad un passo e tutto dipende dagli azzurri, a cui basta vincere domani sera con il Verona, già ampiamente salvo, a Fuorigrotta. Partita da cinquanta milioni di euro per il Napoli di De Laurentiis, con il Presidente in ritiro con la squadra da stasera all’Hotel Britannique in pieno centro. Manca l’ultimo step agli azzurri dopo l’importante affermazione di Firenze contro la squadra di Iachini che ha dato tanto filo da torcere al Napoli. Gattuso che sicuramente ha mantenuto alta la tensione fra i suoi, pur dando due giorni di riposo alla rosa, che è tornata a Castelvolturno solo mercoledì, evitando di minimizzare e dare per scontato l’eventuale successo sugli scaligeri, visto anche il precedente del Cagliari, che ha fermato sia il Napoli che il Milan a San Siro, complicando enormemente il cammino dei rossoneri verso l’Europa che conta.

Anche gli scenari per il futuro vengono rimandati a lunedì, con le voci di mercato e del futuro allenatore che ormai impazzano da mesi a Napoli. Grande merito va riconosciuto a Gattuso, quello di aver preso tra le mani una squadra a dicembre 2019 più vicina alla zona salvezza che all’Europa, tant’è che qualcuno paragonava quel Napoli alla Fiorentina di Agroppi, Batistuta e Effenberg che nel 1993 retrocesse in Serie B. Ringhio si è preso il Napoli, l’ha plasmato e arricchito la bacheca con la Coppa Italia conquistata a giugno 2020 e poi, complice il Covid e i tanti infortuni che hanno caratterizzato la stagione azzurra non è riuscito mai a lottare per lo scudetto, già compromesso a dicembre. Divergenze, contrasti e scontri con il Presidente hanno caratterizzato la seconda parte della stagione, con Gattuso zittito dal silenzio stampa che dura ormai da gennaio, ma che, nonostante tutto, ha fatto quadrato con il gruppo dando vita ad una strepitosa rimonta che ha portato gli azzurri ad un passo dalla Champions League. Da lunedì si saprà se la frattura può essere ricomposta o ci sarà un nuovo allenatore sulla panchina del Napoli, nel frattempo testa solo al Verona.

Mancherà ancora al Napoli Koulibaly che ha ripreso a lavorare, ma la convocazione è ancora in dubbio, mentre Maksimovic è guarito dal COVID. Gattuso confermerà gli undici che hanno espugnato Firenze, con l’unico dubbio Bakayoko-Demme a centrocampo. Chance ancora per Meret, che si gioca anche la convocazione ad EURO 2020, mentre in difesa agiranno Di Lorenzo, Rrhamani e Manolas con Hysaj a sinistra per il quale si avvicina addirittura il rinnovo di contratto, dopo che si era dato per scontato l’addio a parametro zero. In mediana Bakayoko in vantaggio su Demme a fare coppia con Fabiàn Ruiz, mentre in attacco ancora confermato Politano, anche lui in lotta per un posto in Nazionale, con Zielinski e Insigne in appoggio ad Osimhen.

Nell’Hellas Verona assente per squalifica Barak, trasferta senza grosse motivazioni, con il decimo posto ormai consolidato. Tra i pali Juric conferma il giovane portiere croato Pandur, difesa a tre con Magnani, Gunter e Dawidowicz, esterni Lazovic e Faraoni, con Ilic e Tameze in mediana, doppi trequartisti Zaccagni, seguito da Giuntoli, e Salcedo in appoggio a Kalinic, unica punta.

Fischio di inizio alle ore 20.45. Arbitra il sig. Chiffi di Padova.

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