Massimo Ciccognani
REGGIO EMILIA L’attesa corre sottile sul filo di questa finale di Coppa Italia di domani a Reggio Emilia tra Atalanta e Juventus. La tranquillità si legge chiara nelle parole di Gian Piero Gasperini che si augura quella di domani possa essere la ciliegina sulla torta della Dea. “Sarebbe un’ottima ciliegina, ma la torta è quella di questi 5 anni. La squadra è cresciuta tanto, penso anche alla Champions dove non alzi un trofeo ma sono grandi partite comunque”.
Il tema caldo rimane il campionato, domenica ci sarà Atalanta-Milan e magari la Juve potrebbe… togliere la gamba per poi ricevere il favore in campionato. Gasperini non ci sta. “Sono stupidate, noi siamo responsabili del nostro destino così come Milan e Juventus. Sono state giocate 37 partite, siamo arrivati a questo punto. In entrambe le gare faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità per vincere la coppa e arrivar esecondi. Il resto sono illazioni di poco conto”.
Eppure l’Atalanta è davanti ai bianconeri in campionato. Vorrà pur dire qualcosa. “Quest’anno siamo stati bravi, non eravamo mai arrivati davanti alla Juve anche perché aveva sempre vinto. Quest’anno ci siamo ripetuti e loro non hanno fatto come gli altri anni, ma questo non significa che la squadra e i giocatori non siano di valore. Significa solo che in campionato siamo stati più bravi. Quando giochi questo tipo di partite deve uscire un vincitore, quello cambia la visione di tutto ciò che è stato il precedente. Abbiamo eliminato Cagliari, Lazio e Napoli e abbiamo il diritto di giocarci questa partita. Sarà una finale molto bella e molto importante, mi auguro. Si gioca in finale secca, non è campionato. Credo che potrebbe essere una partita diversa anche se le squadre si conoscono bene e non cambieranno atteggiamento”.
Eppure Gasperini questa Coppa l’ha sfiorata, senza vincerla. “Io sono soddisfatto delle cose che abbiamo raggiunto. I trofei sono due, ma le soddisfazioni passano anche dalle prestazioni. In campionato abbiamo vinto 23 partite, lo scorso anno abbiamo fatto 78 punti. Non è come alzare la coppa per molti, ma se avessi dovuto scegliere fra Champions e Coppa avrei scelto la Champions. Rispetto a due anni cambia l”avversario, il contesto. E’ una gara secca, i valori delle squadre sono diverse. Quella non fu una gara giocata tantissimo, spero che domani sia più bella tecnicamente anche se spesso le finali sono così”.