Fari puntati sul match delle 15 di domani. Al Gewiss Stadium di Bergamo, c’è Atalanta-Juventus, ma Gasperini non vuol sentire parlare di spareggio. “Non è uno spareggio, semmai uno spareggio sarà quello di Coppa Italia. In finale deve esserci un vincitore per forza. In campionato sarà una gara importante, ma poi rimangono sette match e 21 punti disponibili. I punti pesano sempre di più, ma in tutti i modi non sarà una partita definitiva. Tutti sono concentrati sulla propria gara, si è visto anche domenica scorsa. Se vogliamo può essere un modo per misurarsi in vista della finale. Può essere un modo per prendere le giuste contromisure”.
Nella Juve out Ronaldo, il tecnico della Dea fa spallucce. “È un problema della Juve. Può esserci qualche accorgimento diverso, ma noi pensiamo ad affrontare i bianconeri. Per loro non arrivare in Champions sarebbe un bruttissimo risultato. Come ambizioni siamo due squadre diverse. Noi pensiamo a quella che è la nostra opportunità, per noi arrivare in Champions per la terza volta di fila sarebbe un traguardo fantastico, per la Juventus sarebbe un traguardo minimo ma da raggiungere a tutti i costi”.
Tra giocar male e vincere, Gasperini ha la sua filosofia. “Cercheremo di giocare malissimo (ride, ndr). Rispetto al primo anno che sono arrivato qui il resto sono state gare equilibrate, nelle ultime otto ne abbiamo pareggiate sei. Al di là del risultato la Juventus rimane una squadra forte insieme all’Inter, ci siamo avvicinati. Quando giochi coi più forti devi mettere in conto che puoi perdere, ma alcune sconfitte in Champions League ci hanno fatto bene in chiave campionato. Se siamo arrivati a competere in una fascia alta ci siamo arrivati grazie al confronto con squadre distanti dal nostro livello. Rimango convinto che contro queste squadre devi avere il coraggio, se riesci a farle soffrire ti avvicini molto di più. È la mia filosofia. Difesa a tre? Ci siamo tutti, in questo momento possiamo schierarci come meglio crediamo. È una forza, possiamo esprimerci con assetti diversi. Poi la valutazione va fatta in base all’avversario”.
Sull’accaduto con l’ispettore antidoping, Gasperini rilancia. “Non penso alla dietrologia e alla giustizia ad orologeria, l’unica cosa che posso dire è che io e l’Atalanta non abbiamo interrotto niente, nessun tipo di test, non c’è stata nessuna interruzione. Tutto il resto lo vedremo all’udienza, su tutto questo mettiamo un punto”.
Dovendo scegliere tra Coppa Italia e qualificazione in Champions, idee chiarissime. “Ho sempre detto la qualificazione in Champions, lo ripeto anche quest’anno, in termini di crescita e blasone. La Coppa Italia sarebbe un trofeo in bacheca, viene sicuramente ricordato di più. Ma se me lo chiedi preferisco la qualificazione in Champions”.