Liga. L’Atletico ferma il Barça e giovedì il Real può scappare

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dal nostro corrispondente

Daniele Orieti

MADRID E alla fine a sorridere è Il Real Madrid. L’Atletico impone un altro stop, stavolta pesantissimo, al Barcellona e la squadra di Zidane giovedì può allungare e scavare un bel solco in testa alla Liga. Occasione persa dai catalani: finisce 2-2 e per Setien si preannuncia un severissimo processo. Nel Barcellona ancora panca per l’ex Griezmann al quale viene preferito Suarez, out nell’Atletico João Felix, il titolare è Correa. Simeone deve rinunciare anche a Koke, dopo che l’Atletico si è visto respingere il ricorso contro la squalifica. Entrambe col 4-4-2. Setien sceglie Semedo, Piqué, Lenglet e Jordi Alba davanti a Ter Stegen, quindi in mezzo Vidal, Riqui Puig, Busquets e Rakitic. Prima linea affidata a Messi, Suarez. Simeone presenta invece Arias, Gimenez, Felipe e Renan Lod nella linea dei quattro di difesa davanti a Oblak. Correa, Thomas, Saul e Carrasco alle spalle di Llorente, Diego Costa. Barcellona e Atletico regalano una partita pazzesca, bellissima, sul piano del gioco e dell’intensità. Un match giocato sul filo dei nervi. Carrasco fa venire i brividi ai blaugrana sulla prima percussione, poi ribalta, in negativo, per Diego Costa che devia nella propria porta un angoo tagliato di Messi dopo una manciata di minuti poi, perde l’occasione di rifarsi firmando il pari su rigore, ma si fa ipnotizzare da ter Steghen. Hernandez Hernandez vede una irregolarità del portiere blaugrana che stacca con anticipo dalla linea di porta e da regolamento fa ripetere. Stavolta dal dischetto va Niguez Saul che non sbaglia. Partita in equilibrio, meglio tecnicamente la squadra catalana (Messi scheggia il palo con un sinistro chirurgico), più tonica quella di Simeone. Ma la partita non si sblocca. Altro rigore per uno sgambetto di Felipe ai danni di Semedo. Cucchiaio vincente di Leo Messi e Barça avanti 2-1. E’ il gol numero 700 per la Pulce tra Argentina e Barcellona. Diego Costa cerca di farsi perdonare per gli errori di avvio, ci prova di testa, ma incrocia male, palla sul fondo. Carrasco è il più intraprendente tra i blaugrana, entra di nuovo in area, Semedo lo falcia e per Hernandez Hernandez è ancora rigore, il terzo della serata. Ancora Saul dal dischetto, ter Steghen intuisce, tocca ma non può far altro che raccogliere il pallone in fondo al sacco: 2-2 e finale di partita che si preannuncia incandescente. Simeone non si accontenta, inserisce Morata per Diego Costa, poi toglie Carrasco, il migliore dei suoi, per inserire Lemar e Vitolo al posto di Correa, metre Setien inserisce Fati per Busquets. L’Atletico punge e spaventa il Barcellona. Setien vede le streghe. E al novantesimo inserisce Griezmann per Vidal. Quattro di recupero, non c’è tregua con l’Atletico che si divora un contropiede golosissimo per griffare la notte del Camp Nou. Ci prova il Barça con la forza della disperazione proprio allo scadere con una punizione di Messi, Thomas rinvia e finisce qui. Hernandez Hernandez fischia tre volte: finisce 2-2. Gran punto dell’Atletico, grande delusione per i campioni di Spagna che si portano ad un punto dal Real Madrid che giovedì, nel derby con il Getafe può scappare.

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