Ripresa calcio, la vittoria di Gravina

La ripartenza è un risultato importante per il movimento che esce rafforzato . Coerenti da sempre

Un grande presidente per una grande federcalcio, che ha perseverato nella sue idee, fino ad arrivare a vincere la prima partita. La riapertura del calcio. E il presidente si è confessato in una lunga intervista a Sky Sport 24. “Siamo sempre attenti, siamo a una fase sempre meno complessa ma il momento è delicato: programmare per la ripartenza, con rischi sempre molto alti. L’Italia dal primo momento si è affidata alla rete di organizzazioni coordinate dalla UEFA. Non potevamo essere estranei alla ripartenzatra i grandi campionati d’Europa. La Francia? Sono contento di non aver letto la pagina dell’Equipe in Italia. Portiamo a casa un risultato importante nel panorama nazionale. Ha influito la nostra determinazione, ma è stata molto utile la mano che ci è stata data dalla UEFA”. E’ l’immagine, Gravina, di chi sa di aver dato una mano fondamentale al calcio italiano. “Ne usciamo rafforzati. L’incontro di giovedì scorso con il ministro Spadafora, a differenza di quanto accaduto in altre circostanze, è stato di condivisione e armonia. Eravamo tutti sollevati da un grande peso. Abbiamo dimostrato coerenza fin dall’inizio, prendendo coscienza di limiti e pregi. Abbiamo sempre avuto confronti interni ed esterni. Ci sono stato momenti di tensione, ma ne usciamo con forza e dando un messaggio di speranza. I rischi sono sempre presenti, dobbiamo governarli e questo dipende dalla responsabilità e anche dalla fortuna”.

La paura di non farcela c’è stata, ma c’è sempre stata la consapevolezza di ripartire. Ma abbiamo vinto anche contro gli scettici

Ha sempre creduto nel suo messaggio, quasi fosse una missione, allontanando giorno dopo giorno, la paura di non poter riprendere a giocare. “La preoccupazione è stata molto forte. Abbiamo vissuto momenti di complessità, dovendo convivere anche con il cialtronismo. Abbiamo oltrepassato i filosofi dell’ovvio, gli anfitrioni dell’emergenza e quelli che non bisognava fare nulla. Abbiamo sempre avuto la consapevolezza di dover ripartire, perché per i tifosi è condivisione ed empatia, ma anche bellezza ed occupazione. Il Paese ha vissuto un periodo complesso. Bisogna fare dei distinguo e mettere da parte alcuni soggetti che sono positivi solo all’apparenza. Mi ha insegnato molto questo periodo, ho seguito le indicazioni di Papa Francesco. Eravamo vulnerabili e fragili, ora mi sento più forte e deciso rispetto a prima”. Il futuro è dietro l’angolo, la ripartenza veloce nella prossima stagione per non danneggiare la Nazionale che si giocherà gli Europei. Ma Gravina ha le idee chiare. “Se partiamo il 12 settembre, intensificando i calendari, dovremmo farcela. C’è un articolo che consente alla FIGC di attuare format differenti, ma l’intenzione è quella di tenere i campionati come sono. Se fosse necessario, potremmo attuare un nuovo format”. 

Abbiamo sempre avuto un piano alternativo, che però vogliamo evitare. Insieme A e B, poi la serie C. A luglio spazio alla femminile

Tanti motivi prima del via libera che hanno fatto pensare ad un contrasto con il mondo della politica. “Mi spiace per il calcio italiano e per quanto accaduto, penso che le difficoltà siano state di natura tecnica. Il mio agire è stato determinato ma prudente, perché volevamo tutelare la salute. Avremmo voluto ripartire prima, ma la salute viene prima di tutto”. Il pericolo rimane sempre in agguato e riguarda un possibile nuovo stop. “Abbiamo sempre voluto evitare un piano B, che è comunque strutturale e chiaro ed è inserito in una delibera del Consiglio Federale. In caso di momentanea sospensione della stagione regolare, ci saranno playoff e playout per far sì che ci sia un risultato nel merito sportivo. Se invece ci sarà una sospensione definitiva, si ricorrerà a un algoritmo, che verrà approvato dal prossimo 8 giugno, che terrà sempre conto dei meriti sportivi. Ci sarà la cristallizzazione della classifica, ma con questo algoritmo si proietterà la classifica alla fine del campionato”. Gravina parla anche delle date per la ripartenza dei vari campionati: “Serie A e Serie B partiranno il 20 giugno, per la Serie C andiamo al 28, mentre per il calcio femminile vogliamo terminare il torneo, magari ricominciando ai primi di luglio. I temi dei contratti dei calciatori è delicato, ci siamo attenuti alle indicazioni della FIFA e stiamo cercando di arrivare a un accordo tra le parti per una piccola modifica dell’accordo collettivo con una proroga fino alla fine dei campionati, non oltre il 31 agosto”. 

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